Cultura
Maremoto. L’Abruzzo la regione più colpita
Si svolgerà domani mattina un tavolo politico e tecnico tra tutte le regioni per coordinare intereventi e aiuti. Ben 92 gli abruzzesi dispersi, 30 i vivi
Si svolgerà domani mattina con inizio alle ore 10, presso la sede della regione Abruzzo a Roma in via Piave 8, un tavolo politico e tecnico tra tutti i rappresentanti regionali e delle province autonome in materia di protezione civile per definire un’azione comune di interventi alle popolazioni del sud
est asiatico colpite dal maremoto del 26 dicembre scorso.
La riunione è stata convocata dalla Regione Abruzzo quale capofila nel settore della Protezione civile nell’ambito della conferenza Stato-Regioni. L’obiettivo, spiega una nota della Regione, è quello di coordinare gli interventi umanitari delle regioni tenendo conto dell’azione di soccorso e l’allestimento degli aiuti che sta compiendo il dipartimento della Protezione civile a livello nazionale, che coordina anche tutti gli interventi a livello internazionale.
Perché l’Abruzzo? Perché sono purtroppo ben 92 gli abruzzesi rimasti coinvolti nel cataclisma del sudest asiatico. Di questi trenta sono già rientrati o stanno rientrando in Abruzzo, per gli altri abbiamo buone notizie e contiamo di averli presto a casa tra qualche giorno”, ha detto oggi l’assessore regionale alla Protezione civile, Giorgio De Matteis. Che sull’incontro di domani dice: “Si tratta di un incontro che abbiamo promosso -ha detto De Matteis- come regione capofila del settore della protezione civile per definire e coordinare insieme le iniziative che le regioni intendono portare a sostegno delle popolazioni colpite”.
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