Volontariato

Maremoto: la Protezione civile collaborerà con le ong

Oggi seconda riunione tra il Dipartimento della Protezione Civile e il comitato dei Garanti

di Redazione

Gli interventi di ricostruzione in Sri Lanka che la Protezione Civile realizzera’ nei prossimi mesi grazie agli oltre 45 milioni di euro donati dagli italiani, coinvolgeranno innanzitutto aziende e maestranze locali, ma anche le organizzazioni non governative che da anni portano avanti progetti nel paese del sud est asiatico. Gli interventi – che riguardano soprattutto la ristrutturazione di scuole e ospedali e il rilancio del settore della pesca – inoltre, saranno fatti in stretto coordinamento con le altre iniziative che gli altri paesi e la stessa Italia stanno mettendo in atto. E’ quanto e’ emerso al termine della seconda riunione tra il Dipartimento della Protezione Civile e il comitato dei Garanti, i cinque saggi nominati dal presidente del Consiglio per supervisionare la gestione e l’utilizzo dei fondi: il senatore a vita Giulio Andreotti, l’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato, l’ex ragioniere dello Stato Andrea Monorchio, Giorgio Napolitano ed Emma Bonino. Nel corso della riunione si e’ fatto il punto sull’intervento finora realizzato – il recupero dei nostri connazionali, due ospedali da campo in funzione fin dai primi giorni successivi al maremoto che ha sconvolto il paese e cinque tendopoli per un totale di oltre duecento tende – e si e’, appunto, deciso di agire in maniera coordinata con le altre iniziative, assicurando uno ”spazio di intervento” per le Ong. E’ stato inoltre aperto un conto corrente all’Unicredit, dove confluiranno i soldi raccolti. Un conto, hanno spiegato Emma Bonino e il vice capo del Dipartimento Vincenzo Spaziante, alle migliori condizioni di mercato, che dovrebbe garantire un interesse annuo di circa 400mila euro. Soldi che verranno sommati al fondo e che verranno utilizzati per gli interventi a favore delle popolazioni locali. La realizzazione delle opere e le prime fasi di avviamento dovrebbero durare circa un anno. Quanto alle opere che verranno realizzate, i primi progetti verranno presentati dal Dipartimento nella riunione in programma il 31 gennaio prossimo. Gia’ decise di fatto le linee di intervento, si trattera’ di stabilire a quali dare la priorita’. Anche per questo il comitato dei Garanti incontrera’ il capo delle relazioni estere del Dipartimento, Agostino Miozzo, rientrato in queste ore dallo Sri Lanka dove ha avuto diversi contatti con le autorita’ locali. Nel complesso, l’intervento del Dipartimento dovrebbe includere la ristrutturazione dell’ospedale di Matara, al sud, e la ricostruzione di quello di Kinniya, nel nord est. Prevista inoltre la ristrutturazione di una decina di scuole – le autorita’ cingalesi hanno detto che 104 sono state completamente distrutte, 61 parzialmente danneggiate e 204 di quelle agibili sono pero’ utilizzate come ricovero per gli sfollati – e l’acquisto di migliaia di barche per i pescatori dei distretti di Matara e Trincomalee, dove l’intervento della Protezione civile si e’ concentrato.


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