Volontariato

Maremoto, la Banca Mondiale dona oltre un miliardo di dollari

Andranno a Indonesia, Sri Lanka e Maldive. Sul prossimo numero di Vita in edicola da sabato la conta di tutte le donazioni verso il sud est asiatico

di Stefano Arduini

Oscilleranno tra il miliardo e il miliardo e mezzo di dollari complessivi i finanziamenti della Banca Mondiale (Bm) ai tre Paesi colpiti dai terremoti e dai maremoti nell’Oceano Indiano che hanno chiesto assistenza internazionale (Indonesia, Sri Lanka e Maldive). Lo sostiene il presidente della Banca Mondiale, James Wolfensohn, che in una conferenza stampa oggi a Washington ha garantito che tutte le operazioni di ricostruzione nei tre Paesi si svolgeranno in totale trasparenza. Wolfensohn, reduce da un viaggio nell’area, ha ricordato che gli stanziamenti della Bm ammontano, per la prima emergenza, a 250 milioni di dollari, e che un primo accordo, del valore di 300 milioni, e’ stato siglato con le autorita’ indonesiane. Per garantire la trasparenza nelle operazioni di ricostruzione, il presidente della Banca ha parlato di ”open box system”, un sistema di scatole aperte, con la pubblicazione su internet delle entrate e delle uscite, con la lista dei donatori da un lato e quella dei progetti finanziati dall’altro. Cioe’,”un sistema trasparente e pubblico”. I Paesi colpiti ne hanno accettato il principio, secondo Wolfensohn, anche se non c’e’ ancora un accordo formale. La Banca Mondiale – ha aggiunto il suo presidente – non intende lanciare progetti ad hoc nei tre Paesi, ma, con l’idea di partire dai bisogni reali, finanziare invece progetti realizzati dai governi e dalle organizzazioni locali. Wolfensohn e’ infine convinto che tutti i fondi promessi dalla comunita’ internazionale verranno effettivamente versati, perche’ almeno una cinquantina di Paesi, tra cui diversi occidentali, hanno avuto vittime nel dramma. Alla conferenza dei donatori, ieri a Ginevra, sono stati resi immediatamente disponibili circa 750 milioni di dollari sugli oltre 900 che l’Onu stima necessari per le prime emergenze, mentre complessivamente le promesse superano i 5 miliardi.


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