Cultura

Marelli: «Si taglino le spese militari»

Di Blasio: «Bene la proposta Giovanardi, ma manca previsione di contingente minimo e inclusione stranieri»

di Redazione

«I fondi da destinare al Servizio civile si ricavino da un taglio alle spese militari, magari a partire dalle missioni all’estero». A dirlo è stato questa mattina il direttore generale della FOCSIV Sergio Marelli, nell’ambito del Convegno nazionale sul Servizio civile dal tema “Il Futuro del Servizio Civile. Il Servizio Civile del Futuro”.
«Come ha dichiarato nei giorni scorsi al TG1 il ministro degli Esteri Franco Frattini, infatti, anche noi siamo profondamente convinti che l’intervento militare da solo non basti ma serve una cooperazione civile» ha spiegato Marelli sottolineando, a questo punto, la necessità di un investimento serio sul Servizio civile all’estero.
«Attraverso il SC internazionale l’Italia contribuisce, inoltre, a creare una immagine di sé all’estero che va oltre gli stereotipi negativi che purtroppo siamo abituati a sentire» ha aggiunto il direttore della FOCSIV.
«Con questa iniziativa, aperta al pubblico, si è inteso ampliare il dibattito a tutti i soggetti rappresentativi della società civile e non ai soli addetti ai lavori» ha detto in Primo Di Blasio, presidente pro tempore della Cnesc, perché «crediamo che tutti, in questa delicata fase di percorso di riforma, debbano e possano dare il loro contributo».
Al convegno è intervenuto, tra gli altri, il senatore Carlo Giovanardi, la cui proposta, ha detto Di Blasio, «ha il merito di aver identificato una soluzione chiara e condivisibile all’attribuzione delle funzioni tra Stato, Regioni e P.A., e di aver ribadito il carattere unitario del SC inteso come contributo significativo in termini non armati e non violenti alla difesa della patria. Manca però, a nostro avviso, sia la previsione minima di un contingente annuale (che riteniamo non inferiore ai 40.000 giovani) sia la possibilità di sperimentazioni a favore dei giovani cittadini stranieri per favorirne processi di integrazione e cittadinanza».
«Per questo motivo», ha concluso Marelli nel suo intervento, «se il numero dei militari italiani all’estero ad oggi è di 8.500 unità, contro i circa 500 volontari in Servizio Civile, dalle dichiarazioni di Frattini si passi agli atti concreti».



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