Famiglia

Marelli: approccio premier è agli antipodi rispetto al nostro

Dopo l'intervento alla Conferenza degli ambasciatori di Berlusconi, la replica del presidente dell'assemblea delle ong italiane. Che precisa...

di Paolo Manzo

La riforma del ministero degli affari esteri, influirà anche sulla cooperazione internazionale che dipende dalla Farnesina. VITA ha fatto un’inchiesta (che sarà in edicola venerdì 2 agosto), per capire quale sia l’orientamento delle ong in tal senso. Soprattutto dopo l’intervento di ieri del premier (e ministro degli esteri ad interim) Silvio Berlusconi alla Conferenza degli ambasciatori che si sta tenendo in questi giorni alla Farnesina. E che molto ha fatto discutere anche tra le feluche più o meno stagionate che mal digeriscono il fatto di doversi trasformare in procacciatori di business per il nuovo “Team Italia” (con l’eccezione di Mr. Vattani e…famiglia, gli unici pubblicamente elogiati ieri dal ministro degli esteri ad interim). Ecco, sul tema, alcuni stralci dell’intervista fatta a Sergio Marelli, presidente delll’assemblea delle ong italiane e direttore generale della Focsiv: “L’approccio, la cultura della cooperazione sottolineata dal presidente Berlusconi è chiaramente agli antipodi di quanto noi pensiamo debba essere l’orientamento in materia di riforma di politica estera, e di cooperazione allo sviluppo. Nel suo discorso di un’ora e un quarto alla Conferenza degli ambasciatori, anche molto accattivante, non è mai stata citata la parola cooperazione. C’è stata una serie di affermazioni, motivazioni e argomentazioni per sostenere una riforma che dev’essere assolutamente indirizzata all’aumento delle commesse per il sistema Italia. Una visione diametralmente opposta a quella delle ong, che ribadiscono come la cooperazione internazionale debba orientare le scelte della politica estera del nostro Paese”. Il resto su VITA in edicola il 2 agosto


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