Famiglia

Mare senza barriere

Sergio Cechet, primo non vedente a conseguire il brevetto da subacqueo, oggi fa l'istruttore. La sua storia e gli appuntamenti dello sport paralimpico del 2009

di Carmen Morrone

È stato il primo sub non vedente a conseguire il brevetto. Oggi fa parte dello staff istruttori di HSA-Handicap Scuba Association Italia e insegna agli accompagnatori dei disabili come comunicare con i non-vedenti durante le immersioni. Lui è Sergio Cechet, 51 anni, di Ronchi dei Legionari (Pordenone), capitano in congedo dell’aeronautica. Insieme a Alberto Piovani nel 1986 fu uno dei primi disabili a scendere sui fondali marini, una sfida che era stata lanciata dalla neonata sede italiana dell’americana HSA-Handicap Scuba Association.
È stato un incidente sul lavoro, nella caserma di Maniago, a far perdere la vista e una mano a Sergio Cechet che stava maneggiando, credendola in sicurezza, una bomba a mano.
La passione per le immersioni subacquee non è solo agonistica, anche se Cechet, il cui allenatore è stato il famoso campione di apnea Jacques Majol, è stato recordman di discesa (-47m) nel 1999.
Oggi Cechet mette a disposizione la sua esperienza per aprire la frontiera marina anche a chi ha qualche barriera in più per affrontarla: «In acqua ora si comunica con l’interfono, ma è con il tatto che il non-vedente prende consapevolezza di dove si trova e sente quello che gli altri vedono e quindi prova emozioni. Seguendo le regole di sicurezza l’accompagnatore deve cercare di far toccare al cieco quello che sta sul fondale, dal vegetale, alla roccia e al relitto. Poi c’è tutta una serie di segnali convenzionali codificati da uno standard dell’Hsa-Handicap Scuba Association Italia per le comunicazioni tecniche che si riferiscono alle tappe di discesa e di risalita», racconta Cechet.

Oggi i non vedenti che si immergono e fanno parte di associazioni sportive sono un centinaio. Altrettanti sono i sub con altre disabilità, come paraplegia o amputazioni ad arti. «A differenza di quanto si pensa la subacquea è uno sport collettivo. Io sulla terraferma aiuto i miei colleghi con problemi agli arti e loro sott’acqua aiutano me. Accade spesso con Massimo Valle, ragazzo che per un incidente stradale ha perso una gamba e un braccio».

HSA-Handicap Scuba Association ITALIA

Gli appuntamenti per gli atleti paralmipici


È PARTITO IL COUNTDOWN PER I GIOCHI PARALIMPICI DEL 2010. Il 12 marzo 2009 mancherà un anno esatto all’apertura della decima edizione dei Giochi paralimpici invernali che si svolgeranno a Vancouver, in Canada, sino al 21 marzo. Le discipline dello sci alpino, dello sci nordico, del curling, dell’hockey in carrozzina tornano sotto ai riflettori dopo il grande successo alle paralimpiadi di Torino nel 2006. I nostri atleti si stanno preparando e quest’anno sono in corso le qualificazioni. Gli azzurri con speranze di convocazione in nazionale sono Melania Corradini e la coppia Gianmaria del Maistro (non vedente) e Tommaso Balasso (guida).

www.vancouver2010.com

GIOCHI DEL MEDITERRANEO. I 16esimi giochi dei Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo quest’anno si svolgono in Italia. Sarà Pescara ad ospitare le gare in 30 discipline dal 26 giugno al 5 luglio. Una sezione è dedicata agli handysport che sono quelli dell’atletica e del calcio.

www.pescara2009.it/index.php


ANTIDOPING. Il 1 gennaio 2009 entra in vigore il nuovo codice antidoping della WADA- organismo internazionale per la lotta al doping, che la stessa degli sport di normodotati. Si tratta di un aggiornamento, visto che il codice era stato rivisto recentemente in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Pechino 2008. Il nuovo testo comprende ulteriori medicinali e tecniche che un comitato di esperti ha messo fuori legge perché dannosi per la salute degli atleti.
www.paralympic.org/release/Main_Sections_Menu/index.html


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