Cultura

Marciate ed educate

Monsignor Paglia scrive un libro. Che piace a Wojtyla.

di Redazione

“Ogni volta che si scorge l?arcobaleno in cielo, bisogna ricordarsi che è il segno dell?alleanza di pace tra Dio e tutti gli uomini, nessuno escluso. Dio non vuole che il sangue umano sia sparso con la violenza e con la guerra”. È un passaggio dell?ultimo libro di monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e consigliere spirituale della comunità di Sant?Egidio, intitolato Umbria terra di pace (edizioni Leonardo International). Un volume che Paglia, che anche grazie a questo libro è riuscito a convincere Giovanni Paolo II a inviare un messaggio alla marcia Perugia-Assisi, ha dedicato proprio al Papa ?defensor pacis?. Nel testo, agile e tascabile nel formato, quasi fosse un libriccino di preghiere, trova posto però anche qualche critica (o forse sarebbe meglio dire raccomandazione) per la Tavola della pace, di cui, scrive il vescovo, “è urgente definire meglio la natura, l?organizzazione, la gestione democratica e trasparente, le finalità e gli scopi dell?organizzazione, pensando anche a un programma di iniziative maggiormente caratterizzate sul versante dell?educazione alla pace”. Bene, benissimo le marce, quindi, ma senza dimenticare l?educazione. E se lo dice lui…


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