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Marchio Ue per le auto dei disabili

Il lavoro a casa e disabili

di Redazione

Mittente l?Unione europea. Destinatari i Paesi membri che hanno ricevuto recentemente due raccomandazioni (cioè due atti giuridici comunitari non vincolanti) riguardanti rispettivamente i disabili e il lavoro a domicilio. Con la prima raccomandazione, ufficialmente formulata dal Consiglio, gli Stati membri dell?Unione europea sono invitati a procedere in tempi brevi alla elaborazione, in conformità a un unico modello comunitario uniforme, di un particolare contrassegno di parcheggio da attribuire (al più tardi a partire dal 1° gennaio 2000) a tutte le persone disabili con ridotte capacità motorie. L?obiettivo è quello di garantire a tali persone, per molte delle quali l?uso dell?automobile costituisce una fondamentale garanzia di autonomia e di integrazione professionale e anche sociale, di poter usufruire dei parcheggi riservati ai disabili in tutto il territorio comunitario, e non più solamente sul proprio territorio nazionale, una volta ottenuto un contrassegno nel proprio Paese. La seconda raccomandazione, firmata questa volta dalla Commissione europea, si propone di contribuire alla realizzazione di un giusto equilibrio tra la flessibilità e la sicurezza del lavoro. La richiesta indirizzata agli Stati è, in questo caso, di provvedere al più presto alla ratifica e all?attuazione delle prescrizioni della Convenzione dell?Oil (l?Organizzazione internazionale del lavoro) espresse nel giugno 1996 a tutela dei lavoratori a domicilio. Secondo le stime di Bruxelles nei quindici Paesi membri dell?Unione 6,9 milioni di occupati (equivalenti al 4,9 per cento della popolazione attiva) svolgerebbero abitualmente la loro attività lavorativa da casa loro e tale realtà, che attualmente riguarda nella maggioranza dei casi le donne, è destinata ad acquisire sempre maggiore rilievo, soprattutto in conseguenza della massiccia espansione delle nuove tecnologie dell?informazione.

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