Volontariato

Marche: in 7 mesi 113.400 servizi per affrontare la pandemia

Presentati i numeri del progetto regionale che ha visto il coinvolgimento di 14 partner, tra cui il Csv locale, e oltre 2.500 volontari, attivi su tutto il territorio in azioni di contrasto alla povertà, interventi a domicilio, sostegno a distanza e supporto al tessuto associativo

di Redazione

C’è chi ha consegnato la spesa a domicilio, chi ha portato farmaci e pasti, chi si è occupato di trasporti socio-sanitari e sociali, altri invece hanno svolto un servizio di accoglienza e di orientamento al lavoro per persone con fragilità. Molti si sono attivati a distanza, per restare vicino con l'ascolto e il supporto psicologico, il sostegno didattico, la formazione, la promozione della salute. Complessivamente sono stati 2.634 i volontari impegnati in queste e altre attività, nell’ambito del progetto "R.i.e.s.co. Marche (Reti inclusive e solidali per la comunità) – Terzo settore in rete per l'emergenza Covid-19", partito nel luglio 2020 e conclusosi nel febbraio scorso.

L’iniziativa, i cui risultati sono stati presentati in diretta streaming a fine aprile, è stata messa in campo da una partnership di 14 reti e associazioni regionali, con oltre 750 sedi locali distribuite su tutta la regione; in totale sono stati effettuati 113.425 servizi, di cui 41.566 rivolti a famiglie.

Per la realizzazione del progetto, finanziato dalla Regione con risorse statali del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il contributo della Consulta Fondazioni Casse di Risparmio marchigiane e il patrocinio di Anci Marche, le 14 organizzazioni coinvolte si sono riunite in un'Ats (associazione temporanea di scopo), con capofila Auser Marche, che ha poi messo in campo un sistema integrato di interventi su tutto il territorio regionale, per contrastare gli effetti di esclusione sociale, precarizzazione e marginalizzazione acuiti dalla pandemia. Il Centro di servizio delle Marche ha garantito invece il supporto tecnico.

Per l'ampiezza della rete di enti coinvolti, la varietà degli interventi e l'entità del bando di finanziamento (800mila euro), «Riesco Marche è stata la prima esperienza del genere in regione – sottolineano i promotori – e rappresenta una novità di rilievo anche sul panorama nazionale». I tratti distintivi del progetto sono stati appunto il numero delle associazioni coinvolte e la ricchezza dei servizi, riconducibili essenzialmente a quattro macro-aree: azioni di contrasto alla povertà, interventi a domicilio a supporto di fasce deboli, sostegno a distanza per situazioni di disagio e supporto al tessuto associativo.
Le attività si sono svolte in tutta la regione; per raccogliere i bisogni dei cittadini in difficoltà e orientarli verso gli interventi previsti dal progetto è stato anche attivato il numero verde gratuito 800.366.811, gestito da Anpas Marche e attivo 6 giorni su 7, che ha ricevuto 1021 telefonate e che resta tutt'ora operativo.

«Con Riesco Marche per la prima volta dall’inizio della pandemia c'è stata una risposta di sistema del terzo settore, in un'ottica di sussidiarietà collaborativa con la Regione. Per come è stato pensato e articolato, il progetto era una sfida importante, e l'abbiamo superata bene», ha detto Simone Bucchi, presidente del Csv Marche.


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