Cultura

Mantovano: “I centri di permanenza temporanei non sono carceri…”

Così il sottosegretario all'Interno, che oggi ha visitato un nuovo Cpt a Isola Capo Rizzuto

di Benedetta Verrini

”I centri di permanenza temporanei non sono delle carceri perche’ basta visitarli per rendersi conto che hanno strutture completamente diverse”. Lo ha detto oggi il sottosegretario all’ Interno Alfredo Mantovano, commentando la realizzazione del nuovo presidio che sorge attiguo al centro di accoglienza per clandestini di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese. ”I centri di permanenza temporanei sono delle realtà” ha spiegato il sottosegretario alla stampa, “che devono mantenere delle condizioni di sicurezza per evitare che chi essendo destinato all’ espulsione e dovendo essere identificato anche in quanto a provenienza sia messo nelle condizioni di non scappare”. Mantovano ha poi invitato a riflettere sul destino di chi entra clandestinamente in Italia: ”se siamo d’ accordo sul fatto che il clandestino non commette un reato ma deve essere riportato a casa, e anche la legge Turco Napolitano aveva questa impostazione e per prima ha introdotto i centri di permanenza temporanei, allora dobbiamo accettare l’ idea che esistano queste strutture”. ”Mi sembra strano” ha aggiunto, “che alcuni componenti della sinistra e del centrosinistra che hanno votato con convinzione questa legge, oggi abbiano dei ripensamenti proprio su uno dei punti nodali di quella legge, proprio i centri di permanenza temporanei. Se non vogliamo i centri l’ importante e’ essere onesti fino in fondo e dire che ognuno puo’ venire clandestinamente in Italia e rimanerci senza timore di essere espulso”. ”E’ una opinione come tutte le altre, rispettabile” ha concluso il sottosegretario all’ Interno “ma non e’ l’ opinione ne’ del Governo ne’ del Parlamento che si e’ espresso in maniera diversa sia in questa legislatura ma anche in quella precedente con una maggioranza diversa”.


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