Famiglia

Mantovano al Senato: nel 2003 concessi 555 asili politici

Il sottosegretario è stato ascoltato alla Commissione straordinaria per i diritti umani e ha fatto il punto sulla situazione asilo nel nostro Paese

di Benedetta Verrini

Il sottosegretario Alfredo Mantovano è stato ascoltato ieri in una seduta della Commissione straordinaria del Senato sui diritti umani e ha presentato le cifre delle richieste d’asilo nel nostro Paese. La Commissione, nel corso del 2003, ha esaminato 11.319 istanze d?asilo: di esse 555 sono state accolte; 3358 sono state respinte; 7348 hanno riguardato stranieri che si sono resi irreperibili; 44 sono ancora sospese in attesa per un supplemento di istruttoria; in 14 casi i richiedenti asilo hanno formalmente rinunciato prima di essere convocati dalla Commissione. Fra le domande respinte, tuttavia, per 828 casi è stato concesso un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Nel 2002 le domande esaminate sono state di più, pari a 17.193: di esse 1270 sono state accolte e 15.755 respinte. In 678 casi i richiedenti hanno però beneficiato di protezione umanitaria. Come è noto, il permesso di soggiorno per motivi umanitari viene riconosciuto in via temporanea per un anno (rinnovabile con verifica periodica) nei casi in cui non si riscontra nel paese di origine una persecuzione diretta e personale, ma vi è una situazione di disagio reale (ad esempio, una generica situazione di belligeranza). Le aree di provenienza dei richiedenti asilo sono state soprattutto l?Iraq e la Turchia, con prevalenza di richiedenti appartenenti all?etnia curda. Nell?ultimo anno vi è stato un sensibile incremento dei provenienti dai Paesi del nord Africa e dell?Africa centrale (in prevalenza Congo, Liberia, Sierra Leone, Somalia, Etiopia ed Eritrea). Si è invece registrata una progressiva flessione, fino al quasi completo esaurimento, dei richiedenti dall?area balcanica: sembra essersi esaurito il preponderante rilievo che negli anni precedenti aveva assunto, all?interno dei flussi migratori, la presenza di appartenenti all?area della ex Jugoslavia e di Albanesi provenienti dal Kosovo. “L?80 per cento delle domande respinte sono di stranieri che, per i motivi più diversi, non hanno portato a termine la procedura, rendendosi irreperibili” ha detto Mantovano. “E? difficile in questi casi non immaginare un uso strumentale della richiesta di asilo: l?opera dell?Alto Commissariato sui rifugiati è preziosa in questa direzione, perché aiuta in modo incisivo al corretto discernimento; questo spiega anche perché, come si vedrà più avanti, nella legge nazionale in discussione alla Camera, è prevista una presenza stabile di rappresentanti dell?UNHCR all?interno delle nuove Commissioni territoriali”. Il ministro ha inoltre aggiunto che per fronteggiare il fenomeno degli sbarchi sulle coste italiane, e il conseguente notevole numero di domande di asilo presentate soprattutto nelle regioni del Sud e in Sicilia, nel corso del 2003 la Commissione si è recata otto volte in missione nei luoghi di sbarco, dove ha proceduto ad esaminare direttamente 1.607 richieste di asilo. Di esse: 70 sono state accolte; 1.527 sono state respinte; 10 sono state sospese per un supplemento di istruttoria. A conclusione del lungo intervento del sottosegretario, che ha anche illustrato lo “stato dell’arte” del ddl sul diritto d’asilo, sono intervenuti il senatore Iovene (DS-U), che si è interrogato sulle ragioni che hanno indotto a respingere un così elevato numero di domande di asilo e ha chiesto di conoscere dettagli sulle difficoltà di finanziamento del programma nazionale asilo e il senatore Martone (Verdi-U), che ha insistito sulle condizioni precarie dei centri di permanenza temporanea, avendo visitato recentemente i centri di Lampedusa e di Torino – Via Brunelleschi. Per leggere lo stenografico della seduta: www.senato.it/Commissioni/diritti_umani/home2.htm


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