Politica

Manifesto della Filantropia – Per un’Europa migliore

Un invito ai politici in Europa a lavorare per un mercato unico della filantropia che includa un suo maggiore riconoscimento nell’attività legislativa dell’Ue e dei vari Stati membri, supporti la cooperazione fra organizzazioni filantropiche in tutta Europa, diminuisca le barriere presenti oggi per potenziare l’impatto delle risorse stanziate da enti donatori e fondazioni per il bene pubblico. Le quattro raccomandazioni

di Redazione

In vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo di maggio, Dafne e Efc, che rappresentano il settore della filantropia istituzionale a livello internazionale, presentano il “Manifesto della Filantropia – Per un’Europa migliore. Risorse private per il bene comune”. Si tratta di un invito ai politici di tutta Europa a lavorare per costruire un vero “mercato unico della filantropia”.
A livello europeo sono sempre di più i cittadini che si attivano per il bene comune e che vogliono essere protagonisti dello sviluppo sociale. Le organizzazioni filantropiche sono al loro fianco per dare voce e gambe ai loro ideali di partecipazione e di solidarietà e contribuire così alla crescita di una società democratica e pluralista.

Il Manifesto della Filantropia si articola in quattro raccomandazioni chiave: provvedere a un maggior riconoscimento del ruolo e della rilevanza della filantropia e iniziare a coinvolgerla nell’attività legislativa dell’Ue e dei vari Stati membri; supportare la cooperazione transfrontaliera fra organizzazioni filantropiche; semplificare la legislazione di settore per potenziare l’impatto delle risorse stanziate; prevedere risorse e strumenti finanziari dedicati per promuovere e sostenere l’attività delle istituzioni filantropiche.
In Italia il Manifesto è stato condiviso e sottoscritto da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, e da Assifero, che raccoglie le altre fondazioni ed enti filantropici.

«Con grande convinzione abbiamo aderito a questa iniziativa promossa dalle due associazioni europee che rappresentano l’intero settore» dichiara il presidente di Acri Giuseppe Guzzetti. «C’è bisogno di pluralismo, c’è bisogno di partecipazione, c’è bisogno di comunità. Gli enti filantropici svolgono un ruolo cruciale a sostegno del bene comune ed è pertanto fondamentale che le Istituzioni europee contribuiscano a facilitare il ruolo di questi enti. I corpi intermedi rappresentano uno dei pilastri della democrazia, e mai, come in questo momento, è necessario favorire il dispiegarsi della loro azione civica e sociale».
«Le fondazioni di famiglia, di impresa, di comunità e altri enti filantropici svolgono un ruolo fondamentale: non meri erogatori di risorse finanziarie ma enti strategici capaci di investire con flessibilità e creatività risorse, non solo economiche, per lo sviluppo umano delle comunità e della società civile» commenta il presidente di Assifero Felice Scalvini. «Il Manifesto della filantropia europea, cui Assifero ha subito aderito con grande convinzione, è un appello fondamentale perché la politica finalmente riconosca il ruolo fondamentale delle fondazioni ed enti filantropici e perché l’Europa, e tutti i paesi europei, promuova un ambiente abilitante per la loro azione strategica per il bene comune».

«La collaborazione strategica fra i network Efc e Dafne è fondamentale per promuovere con una sola voce le istanze della filantropia a livello europeo», afferma il presidente di Efc Massimo Lapucci. «Il Manifesto della Filantropia è il primo risultato concreto del lavoro congiunto di advocacy per lo sviluppo di un mercato unico senza frontiere per l’intero settore. È infatti solo in presenza di un ambiente favorevole che la filantropia istituzionale può svolgere appieno la propria azione di costruzione del capitale sociale: un ‘collante’ essenziale nell’Europa di oggi segnata, come non mai nel secondo dopoguerra, da numerose spinte centrifughe e da un pericoloso scollamento tra cittadini e istituzioni».
«Mentre far circolare liberamente beni e servizi in Europa è semplice, per donors, fondazioni e cittadini impegnati fare filantropia transfrontaliera è ancora molto difficile. I tempi sono maturi per un Mercato unico europeo della Filantropia» afferma il Presidente di Dafne Felix Oldenburg.

“Manifesto della Filantropia – Per un’Europa migliore. Risorse private per il bene comune

La filantropia e le organizzazioni filantropiche svolgono un ruolo centrale nelle nostre società democratiche e pluraliste. Sempre più cittadini vogliono fare del bene, vogliono aiutare ad affrontare alcune questioni sociali, esprimersi, connettersi e collaborare con altri che condividono i loro ideali. Ideali che spesso derivano dall’indignazione per l’ingiustizia, l’attenzione verso i più vulnerabili, la volontà di partecipare a nuovi processi creativi e il senso di responsabilità di preservare il patrimonio culturale e ambientale.

Mossi da questi ideali, molti individui e organizzazioni filantropiche profondono degli sforzi che portano benefici a tutti noi. Parliamo, fra le altre cose, di educazione, salute, scienza, sviluppo internazionale, clima, cultura e lotta alla povertà, il contributo della filantropia alla società è dunque decisivo. Tutto questo deve essere costantemente curato, stimolato e incentivato. Il riconoscimento da parte di politici e governi è cruciale. Specialmente ora che la cittadinanza, la partecipazione e la cura del prossimo sono più importanti che mai alla luce delle serie sfide lanciate a questi ideali democratici in varie parti d’Europa. La filantropia, insieme alla società civile tutta, gioca un ruolo fondamentale nel difendere e promuovere i valori sanciti nell’articolo 2 del Trattato sull’Unione Europea che include il rispetto per la dignità umana, i diritti umani e lo stato di diritto.

La filantropia ha bisogno di politiche e di un sistema di norme che le permetta di esprimere tutto il suo potenziale. Preoccupa notare che la regolamentazione e l’attuale clima politico rendono sempre più difficili le attività degli attori filantropici. È necessario un migliore orientamento per assicurarsi che lo sviluppo di politiche a livello nazionale ed europeo non confligga con la legge dell’Unione Europea e con i suoi valori fondativi. Inoltre si nota come gli attori filantropici non usufruiscano ancora a pieno della libertà del mercato unico dell’Unione Europea in termini di riconoscimento di personalità giuridica, trasferimenti di sede, fusioni transfrontaliere, libera circolazione di fondi per scopi caritatevoli, trattamento fiscale non discriminatorio o la mancanza di politiche ragionevoli e mirate per combattere il riciclaggio di denaro all’interno dell’Unione Europea.
Lo studio congiunto di DAFNEEFC di gennaio 2018 su come allargare lo spazio per la filantropia ha identificato nuove opportunità per aiutare a costruire e proteggere il contesto operativo della filantropia.

Il “Manifesto della Filantropia – Per un Europa migliore” è un invito ai politici in Europa a lavorare per un mercato unico della filantropia che includa un suo maggiore riconoscimento nell’attività legislativa dell’Ue e dei vari Stati membri, supporti la cooperazione fra organizzazioni filantropiche in tutta Europa, diminuisca le barriere presenti oggi per potenziare l’impatto delle risorse stanziate da enti donatori e fondazioni per il bene pubblico.

La filantropia istituzionale in Europa conta più di 148mila fra enti donatori e fondazioni, con stanziamenti annuali superiori ai 50 miliardi di euro e un patrimonio complessivo superiore ai 400 miliardi di euro. Oltre a erogazioni e investimenti, queste organizzazioni dispongono di un considerevole bagaglio di esperienze, competenze approfondite e una rete eccellente di soggetti attivi in diversi campi.

Quattro raccomandazioni chiave per creare un Mercato unico per la filantropia

  1. Riconoscere la filantropia e coinvolgerla nelle decisioni
    La filantropia e il suo importante ruolo nel supportare la società civile, la coesione comunitaria e i valori europei come democrazia e stato di diritto devono essere meglio riconosciute nei trattati europei e dai decisori politici. Si dovrebbero applicare in maniera chiara a enti donatori e fondazioni di ogni dimensione le libertà previste dai Trattati e dalla Carta dei Diritti Fondamentali per permettere alla filantropia istituzionale di esprimere tutto il suo potenziale per le nostre società democratiche. La politica dovrebbe attivarsi per proteggere il settore e promuovere l’importante ruolo della filantropia pubblicamente, per esempio dando vita ad un anno Europeo per la Filantropia. Il settore della filantropia è un partner chiave e una risorsa che i decisori politici dovrebbero consultare e con la quale dovrebbero confrontarsi nella loro attività legislativa.
  2. Facilitare la filantropia transfrontaliera
    Il cuore del Mercato Unico per la Filantropia risiede nel riconoscere il libero flusso di capitale all’interno dell’Europa così come nell’assicurarsi una applicazione più significativa del principio non discriminatorio per eliminare barriere amministrative e facilitare un regime fiscale efficace per la filantropia transfrontaliera. La politica deve limitare le restrizioni a investimenti stranieri e dovrebbe assicurare accesso ai servizi bancari e finanziari e canali sicuri per i flussi della filantropia transfrontaliera all’interno ma anche all’esterno dell’Ue. Le leggi nazionali e le politiche a livello europeo dovrebbero facilitare la filantropia transfrontaliera in linea con i diritti fondamentali dell’Unione Europea ed i suoi valori e le libertà previste dai trattati. Il Mercato Unico per la Filantropia dovrebbe permettere il mutuale riconoscimento della personalità giuridica, consentire fusioni transfrontaliere e lo spostamento di sede per la filantropia istituzionale all’interno dell’Ue. I politici dovrebbero considerare lo sviluppo di una convenzione legale sovranazionale per la filantropia organizzata.
  3. Attivare e proteggere la filantropia
    La filantropia a livello europeo potrebbe essere più efficace se godesse di un generale migliore ambiente in cui operare e migliori meccanismi di protezione. Questo prevede che le leggi nazionali e le politiche a livello europeo dovrebbero facilitare la filantropia ed essere in linea con i diritti fondamentali ed i valori dell’Ue e il Trattato delle Libertà. A questo proposito, sarebbe auspicabile un monitoraggio continuo da parte della Commissione Europea e FRA (Agenzia europea dei diritti fondamentali) per assicurare che l’Ue e le legislazioni nazionali che hanno un impatto sui nostri settori siano compatibili con i diritti fondamentali ed i valori dell’Unione Europea. La Commissione Europea dovrebbe continuare a lanciare procedure di infrazione dove si registri una violazione della legge Europea della Carta dei diritti fondamentali collegata. Le regole sull’evasione fiscale, riciclaggio di denaro e anti-terrorismo a livello europeo e nazionale devono essere proporzionate ai rischi che cercano di affrontare e non possono restringere ingiustificatamente legittime attività di filantropia. Il settore della filantropia deve continuare ad avere accesso ai servizi finanziari e a transazioni transfrontaliere sicure per svolgere il proprio lavoro. Chiediamo anche ai politici di lavorare verso un accordo più giusto sull’IVA per le organizzazioni filantropiche.
  4. Sovvenzioni e co-finanziamenti per il bene comune e la società civile
    L’Ue potrebbe influenzare l’impatto delle risorse private stanziate per la pubblica utilità introducendo strumenti finanziari che agiscano come catalizzatore per co-finanziamenti con la filantropia e stimolando le istituzioni filantropiche a investire congiuntamente nel settore e riducendo i rischi connessi ai Mission related Investments.
    Inoltre chiediamo un fondo Europeo per la Giustizia, Diritti e Valori per sostenere e valorizzare l’attivismo delle organizzazioni filantropiche nelle società civili europee più sotto pressione.

Nel prossimo Multi-Annual Financial Framework, l’Ue deve assicurare che siano disponibili delle risorse per le organizzazioni di società civile per sviluppare progetti di medio-lungo periodo orientati a promuovere i diritti fondamentali, lo stato di diritto e la democrazia, oltre ai progetti europei con una scadenza specifica; e di sostenere ruoli di controllo e risposte alle minacce.

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