Non profit

Manicomi chiusi? Sì, no, chi lo sa…

La situazione degli istituti dopo la legge del ‘94

di Redazione

È sbagliato pensare che l?opinione pubblica, anzi il lettore comune, non si accorga che la stampa e quindi le istituzioni facciano passare in seconda linea il problema della chiusura dei manicomi. Insomma, sono stati chiusi o no? Sono sorte al loro posto le nuove comunità di cui si è tanto parlato, si sono fatti scendere in strada i ?matti? per dare loro l?opportunità forse più naturale per guarire? Ho l?impressione che i pazzi ci siano ancora, che i manicomi, anche se rimessi a nuovo, non hanno mai chiuso i battenti e che noi, lettori e cittadini comuni, continuiamo, nostro malgrado, ad essere male informati. A parte lo sfogo, vorrei sapere a che punto sta la famigerata legge 724/94 che aveva sancito la scomparsa dei manicomi.

Angelo C., Salerno

Risponde Massimo Cozza La vicenda della chiusura dei manicomi si presenta a tutt?oggi di difficile lettura in quanto presenta situazioni diversificate e valutazioni contrastanti. In generale si può affermare che in tutti gli ospedali psichiatrici residuali è stato avviato un processo di superamento che ha però intrapreso diverse vie a seconda delle situazioni locali. Alcuni ospedali psichiatrici hanno trasformato parte dei loro stabili in residenze sanitarie assistite (Rsa) ospitando pazienti con problemi di natura geriatrica e con handicap, prevedendo per i pazienti psichiatrici comunità protette ad esaurimento. Altri hanno progettato la totale chiusura, destinando i locali ad altre attività, in gran parte di natura sanitaria. Altri ancora hanno previsto la riutilizzazione delle strutture manicomiali anche per i pazienti psichiatrici seppure nell?ambito di comunità con non più di venti posti letto. Praticamente uno stesso ospedale psichiatrico a seconda del luogo in cui è ubicato può essere considerato chiuso od aperto. Questa situazione seppure in continua evoluzione, rischia in alcune zone del paese, di vedere vanificati gli impegni assunti nei confronti degli oltre 10.000 cittadini ancora degenti in ospedali psichiatrici. Per evitare la possibilità di questa evoluzione negativa diventa necessario un nuovo intervento legislativo nell?ambito della finanziaria del ?98 che preveda chiaramente una penalizzazione economica per le regioni e per i direttori generali delle Asl interessate, inadempienti non solo per la chiusura dei manicomi, ma soprattutto per la realizzazione delle strutture necessarie per l?attuazione del progetto obiettivo sulla tutela della salute mentale. Il ministro della Sanità nell?arco del prossimo anno porterà avanti una campagna di verifica sia dell?adeguatezza dei progetti presentati dalle regioni, sia della loro attuazione.Di certo, le sue considerazioni rispecchiano in parte le informazioni confuse sull?argomento.

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