Cultura

Mangiate (e fotografate) contro la fame nel mondo

Al bando i sensi di colpa: arriva la app che invita a ingurgitare calorie per una buona causa. Si chiama Give your calories e riconosce il cibo che fotografate, calcola le calorie e le converte in dollari, che vengono girati a una ong attiva contro la fame. Da provare subito...

di Gabriella Meroni

Ci sono due cose che tanti evitano di fare: mangiare troppo, soprattutto cibi calorici e junk food, e invadere la rete con le foto dedi cibi succulenti consumati in ristoranti alla moda o preparati con maestria nella cucina di casa. I motivi sono presto detti: esagerare a tavola fa ingrassare, e i vostri amici non ne possono più di vedere le vostre torte glassate o la spaghettata ai frutti di mare.

Da oggi però c'è una app che toglie i sensi di colpa e dà i via libera alla foto selvaggia, perché è in grado di riconoscere e calcolare le calorie dei piatti che si fotografano e convertirle in denaro da donare alla ong Action Against Hunger che combatte la fame in tutto il mondo. Si chiama  Give Your Calories (disponibile gratis per iPhone e iPad) e sfrutta una tecnologia particolare in grado di riconoscere all'istante qualsiasi piatto cucinato o, in alternativa, calcolarne il valore calorico a partire dalla scansione del codice a barre.

Una volta calcolate le calorie, la app le converte in dollari secondo questo schema: meno di 200 calorie = 1 dollaro (qua siamo nel regno dei salutisti: una mela, uno yogurt ecc.); tra le 200 e le 300 = 2 dollari (si comincia a ragionare: una brioche, per esempio, o una fetta di torta); tra le 300 e le 400 = 5 dollari (siamo al piatto di pasta ben condito), più 1 dollaro ogni 100 calorie aggiuntive. Con un pasto completo all'italiana, insomma, si arriva tranquillamente a 10 dollari; con un vassoio di hamburger e patatine all'americana li si supera di slancio.

La somma raggiunta è poi automaticamente "girata" dall'utente che lo voglia a Action Against Hunger attraverso paypal, che è parte attiva del progetto. La app permette inoltre di condividere il pasto e la donazione sui principali social network, per invitare gli amici e vedere cosa stanno mangiando; si crea così una rete di appassionati di cibo, fotografia e solidarietà, facendosi perdonare le tante foto "gastronomiche" e alleviando la sgradevole sensazione di aver esagerato mentre tante altre persone al mondo faticano a raggiungere la sicurezza alimentare.

Anche se, alla lunga, vedere in un sol colpo tutto quello che si è ingurgitato potrebbe anche suggerire comportamenti alimentari più corretti. “L'idea è combattere sia l'ipernutrizione che la malnutrizione", conferma il direttore dell'agenzia belga che ha realizzato Give Your Calories, la Happiness Brussels. "L'obiettivo finale sarebbe infatti quello di raggiungere un equilibrio: basta junk food e overeating nei paesi ricchi, e pasti completi e nutritivi nei paesi poveri". Obiettivo ambizioso, ma la strada è quella giusta.
 

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