Salute

Mancino: “Malati psichici abbandonati a se stessi”

Il presidente del Senato denuncia: "Le famiglie dei malati sono state troppo spesso lasciate sole nella cura. Ora serve una rivoluzione culturale"

di Gabriella Meroni

La famiglia “e’ un’istituzione fondamentale della societa’ e il suo ruolo va recuperato e valorizzato, al di la’ dell’ideologismo esasperato”. E’ con un appello al recupero del valore della famiglia come risorsa che il presidente del Senato, Nicola Mancino, ha aperto oggi a Roma i lavori del convegno su Dimensione Familiare e servizi socio-sanitari, dedicato al disagio mentale. “Considero un atto di grande civilta’ la chiusura degli ospedali psichiatrici – ha detto Mancino – ma non posso fare a meno di sottolineare come, spesso, la famiglia sia stata lasciata sola nell’affrontare il problema di un congiunto affetto da gravi disturbi mentali, determinando in qualche caso situazioni drammatiche, non compatibili con un Paese di civilta’ avanzata. Un uomo, un malato – ha aggiunto – non puo’ essere abbandonato a se stesso, ma neanche solo affidato alla mano pubblica. E’ necessario recuperare la famiglia dall’emarginazione in cui il consumismo e l’individualismo sfrenato della nostra societa’ l’hanno relegata”. Serve, ha detto ancora il presidente del Senato, “una vera e propria rivoluzione copernicana nel campo dell’assistenza e dei servizi sociali: una rivoluzione culturale che consideri la famiglia una risorsa, cioe’ un soggetto operante a pieno titolo insieme agli altri nel complesso processo dell’assistenza socio-sanitaria”.


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