Formazione
Mamme e papà a prova di laurea
Corsi e lezioni per insegnare e far crescere una seria cultura delleducazione. Destinati agli aspiranti genitori, ma non solo. Li propone Rita Parsi, psicoterapeuta
Insegnare la famiglia, magari all?Università. La proposta viene dalla psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi, che da anni sulla famiglia lavora, avendo fondato anche il progetto ?Genitori con la patente?, un corso di formazione full immersion per imparare il valore e l?arte dell?essere mamma e papà.
«In momenti di grande trasformazione della società, come quelli che stiamo vivendo», esordisce la Parsi, «è importante tornare a capire il valore di ciò che ne sta alla base: la famiglia. Su questa istituzione educativa non si fa un investimento vero, come del resto sulla scuola. È davvero paradossale tutto ciò. Famiglia e scuola rappresentano il nostro futuro, eppure sembra che nessuno se ne curi». Come dunque aiutare questo luogo, la famiglia, dove si svolge la prima formazione dei bambini? «Innanzitutto preparando i genitori», suggerisce la Parsi, «ma non come di solito si fa, con qualche corso di formazione. Le vecchie ricette non bastano più: occorre un progetto adeguato all?importanza del problema sul quale investire risorse adeguate». Ed ecco l?idea della psicoterapeuta: un?Università per la famiglia. «Proprio un?Università destinata a chi sta per diventare genitore, agli operatori sociali, agli educatori. Insomma, un luogo di studio e formazione, perché ciò che manca è una vera cultura della famiglia. Oggi questa non c?è, tutto è lasciato alla chiacchiera e all?improvvisazione. Eppure», continua Maria Rita Parsi, «è evidente che sostenere la famiglia significa prevenire il disagio sociale e ridurne anche i costi economici».
Come e quando allora nascerà questa Università per la famiglia? La Parsi non ha dubbi: «Occorre un piano generale che riguardi tutto il Paese e al quale collaborino le realtà e le istituzioni locali, le scuole e i centri di cultura, gli intellettuali e gli educatori. Con lezioni e corsi decentrati sul territorio, utilizzando le strutture già esistenti».
L?appello-proposta della scrittrice-psicoterapeuta ora attende risposta: ai genitori non basta più la patente per guidare la famiglia, ora vogliono l?Università.
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