Salute
Mamme con la Sm un opuscolo del Besta di Milano
L'iniziativa realizzata con Aism presentata oggi durante un convegno sulla medicina di genera
di Redazione
Diventare madre è una missione biologica a cui poche donne sono disposte a rinunciare, anche se per coronare il loro sogno devono sfidare una malattia grave come la sclerosi multipla. Per aiutarle in questo delicato percorso, gli esperti dell’Istituto neurologico Carlo Besta di Milano hanno messo a punto un opuscolo ad hoc in collaborazione con l’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla). Uno strumento particolarmente utile considerando che la patologia neurologica “preferisce” le donne, colpite il triplo rispetto agli uomini. Sui circa 63mila malati di sclerosi multipla in Italia, si stima che oltre 40 mila siano femmine. E 7mila vivono in Lombardia, concentrate per circa la metà nell’area metropolitana milanese.
Avere un bimbo nonostante la sclerosi multipla è stato oggi uno dei temi al centro del terzo convegno sulla medicina di genere della Fondazione Irccs Besta. “Tutta cuore e cervello” questo il titolo dell’appuntamento promosso dal Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (Cug) dell’Istituto di via Celoria. Durante i lavori si è parlato anche di farmacologia di genere, un filone di studi in via di sviluppo anche in Italia, basato sulla necessità di disegnare e testare medicinali “a misura di donna”.
Pierluigi Zeli, Dg della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, nel suo saluto introduttivo, ha sottolineato l’importanza dell’approfondimento proposto dal convegno perché: «Va nella direzione di una sempre maggior attenzione alla persona, in questo caso di genere femminile, oltre che alla patologia in sé. Lo studio delle diverse patologie e l’evoluzione della farmacologia prendono sempre di più in considerazione le specificità del paziente, anche partendo, ad esempio, dalla semplice considerazione che il funzionamento dell’organismo femminile è notoriamente diverso da quello maschile, ma questo convegno, giustamente, intende affrontare anche tematiche sociali legate alle difficoltà e agli ostacoli che pazienti e loro famigliari sono costretti a superare nella vita di relazione».
Questa edizione ha focalizzato l’’attenzione sulla Sclerosi Multipla (SM), una patologia determinata dalla perdita di mielina del sistema nervoso a seguito di un’alterazione nella risposta del sistema immunitario, con la conseguente formazione di lesioni (placche) che possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica, determinando la sclerosi. Il convegno, in particolare, ha affrontato, da diversi punti di vista, il problema di come diventare mamma con la Sclerosi Multipla e dell’aiuto ad una scelta di maternità consapevole offerto al Besta.
«Poiché la Sclerosi Multipla è una malattia che colpisce principalmente le giovani donne in età fertile o che hanno già costruito una famiglia – ha affermato Barbara Garavaglia, Presidente del C.U.G del Besta – è chiaro che la malattia influenza non solo la persona che ne viene colpita ma, anche, coloro con cui convive».
«Alcuni sintomi della SM ad esempio, come la fatica, possono essere fonte di incomprensione o fraintendimento – ha dichiarato Alessandra Solari, Neurologa del Besta – La fatica è spesso considerata come svogliatezza o come mancanza di interesse a fare insieme attività che prima si svolgevano normalmente. Ecco che la coppia entra in crisi, i figli non capiscono perché la mamma od il padre appaiono cambiati»
«Anche la scelta se avere un figlio – ha spiegato Andrea Giordano, Psicologo della Fondazione Besta – diventa difficile. Tante, infatti, sono le domande che mi sento rivolgere: Corro un rischio di mettere al mondo un figlio malato? Sarò in grado di prendermi cura di un figlio? Come curarmi in gravidanza? Posso curarmi in gravidanza e cosa rischia il feto? A tutte queste domande al Besta abbiamo cercato di rispondere realizzando un opuscolo, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), già collaudato con successo in Australia, per aiutare le pazienti con Sclerosi Multipla a fare una scelta consapevole di maternità».
Nel corso dei lavori è intervenuta anche Roberta Amadeo, Past President del’Aism.
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