Famiglia

«Mamma che incubo» se il bimbo sogna il tg

Bambini e tv, un monitoraggio a Roma

di Redazione

Il ?cattivo? del film come personaggio da imitare: un bambino su quattro, secondo una ricerca condotta dal Brain Health Centre di Roma, sceglie il comportamento violento dei personaggi tv come esempio da seguire, come modello di qualità… positiva. È questo il dato più allarmante contenuto nella ricerca svolta nel gennaio di quest’anno su 311 alunni (133 femmine e 177 maschi) delle classi IV e V elementare di alcune scuole di Viterbo. Ai bambini è stato somministrato un questionario per indagare la capacità di distinguere la fiction dalla realtà e per scoprire quanta influenza abbia sulla psicologia del bambino la visione di scene violente sul piccolo schermo. È risultato che le scene violente che colpiscono maggiormente i bimbi tra i 9 e i 10 anni sono quelle che riguardano i telefilm o i videogiochi; seguono le scene di violenza su persone che si vedono nei tg e quelle di mostri in film cruenti. Dopo la visone di queste scene, i piccoli hanno avuto disturbi: il 43% ha avuto difficoltà ad addormentarsi, il 15% ha sofferto di incubi notturni, il 12% ha avuto paura di restare solo e il 7% paura del buio; il 26% ha raccontato altri effetti, tra i quali la paura che la scena possa ripetersi in famiglia. Per quanto riguarda l?emulazione: nel 32% dei casi si tratta di un personaggio con particolari caratteristiche esteriori (la più bella, il più forte), nel 24% dei casi un personaggio buono ma violento, e nell’8% un personaggio cattivo e violento. Il 25% ha poi indicato il comportamento violento di certi protagonisti dei film come qualità positiva. Che la fiction sia tra i generi televisivi quello che compare con maggior frequenza sul banco degli imputati per quanto riguarda gli effetti negativi sui minori è confermato anche dagli esiti della settimana di monitoraggio svolta il mese scorso dalla Federazione radio e televisioni – Frt di cui fanno parte le tre emittenti del gruppo Mediaset, le due Telepiù, oltre 130 televisioni locali e 200 radio. Effettuato nella ?fascia protetta?, dalle 16 alle 19, il monitoraggio ha raccolto numerose segnalazioni di scene a rischio; e la maggior parte riguardano appunto fiction e spot pubblicitari, senza molte variazioni tra le reti.


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