Appelli

Maltrattamenti animali, la legge non faccia sconti

Arriva da Lav, Enpa, Lndc Animal Protection l’invito alla Lega di Salvini perché ritiri gli emendamenti che non farebbero condannare efficacemente gli autori di uccisioni di animali come la capretta nel Frusinate e il cane bruciato vivo a Palermo, mentre hanno ritirato quello per perseguire i reati sessuali con animali!

di Redazione

Dopo Forza Italia che ha annunciato sabato scorso il ritiro del suo emendamento che avrebbe impedito una pena maggiore per chi effettua combattimenti fra cani, le associazioni animaliste Lav, Enpa e Lndc Animal Protection rivolgono oggi, lunedì 18 marzo, un appello al leader della Lega Matteo Salvini.

Obiettivo dell’appello è che il gruppo della Lega in Commissione Giustizia alla Camera, dove da martedì 19 marzo, riprende l’esame della riforma delle norme contro i maltrattamenti degli animali, ritiri i suoi emendamenti che se approvati farebbero fare addirittura un passo indietro rispetto alla Legge vigente.

Si chiede che invece vengano ripresentati quelli da loro ritirati per perseguire gli autori di reati sessuali con animali così come l’esplicito divieto di utilizzo dei collari elettrici per cani

No a passi indietro

«Reclamate da sempre pene più dure contro i reati eppure ora, dopo selfie con cani e gatti, alla prova dei fatti, dopo l’indignazione generale dell’agosto scorso per la capretta uccisa a calci in una festa di ragazzi nel frusinate e il cane Aron bruciato vivo a Palermo, alla resa dei conti i suoi deputati sono per farla fare franca a chi si è macchiato di queste efferate violenze e per non permettere gli interventi delle Guardie zoofile», scrivono Lav, Enpa e Lndc Animal Protection a Salvini

Le associazioni animaliste inoltre prendono atto del fatto che «purtroppo a maggioranza la Commissione, con il voto di giovedì scorso, ha già previsto di continuare a escludere l’applicazione del Codice penale alle condotte previste dalle Leggi speciali, non capiamo perché con altri emendamenti la Lega capitanata dalla capogruppo Ingrid Bisa e da Francesco Bruzzone, voglia addirittura farci fare un passo indietro nella considerazione giuridica degli animali che nemmeno nell’Italia pre-unitaria era stato realizzato». 

Buon senso bipartisan

Le associazioni animaliste sottolineano invece il buon senso finora applicato a questa delicata materia dalle altre forze politiche di ogni schieramento politico, ringraziando per quanto fino a qui fatto dal capogruppo di Noi Moderati Maurizio Lupi, dalla relatrice Michela Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare animali, così come dai primi firmatari di positivi emendamenti che si augurano approvati, come Dori (Verdi-Sinistra) e D’Orso (M5S).

In apertura photo by Bruce Warrington on Unsplash

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