Non profit

Malattie invalidanti le tutele previste

Sono previste forme di aiuto per lavoratori in situazione di infermità (di Damiano Bettoni).

di Redazione

Ho 33 anni e un anno fa mi sono stati asportati utero, ovaio e linfonodi a causa di un adenocarcinoma maligno. Ho ripreso il lavoro e volevo sapere se mi spetta una sorta di indennizzo temporaneo eventualmente rivedibile di anno in anno. Non sono sposata, non ho bambini ma il trauma psicologico che ho subito in seguito all?operazione è stato molto forte. (email firmata) Risponde Damiano Bettoni Non esistono, nel nostro sistema, indennizzi ad hoc per le specifiche infermità, se si eccettua la Tbc. Dunque non si può parlare di un indennizzo legato a una infermità, pur grave, come la neoplasia cui fa riferimento la lettrice. Sono previste forme di tutela per i lavoratori che si trovano nella sua situazione con infermità che, in forma più o meno grave, riducono la capacità lavorativa: l?assegno ordinario di invalidità e la pensione di inabilità. a) All?assicurato la cui capacità di lavoro sia ridotta in modo permanente a meno di un terzo spetta l?assegno ordinario di invalidità. Ha carattere temporaneo: viene accordato solo per un triennio e occorre chiederne la conferma alla scadenza. Per chi continua a lavorare l?Inps prevede una revisione ogni anno. Per avere diritto all?assegno è necessario far valere almeno 5 anni di contribuzione di cui 3 nel quinquennio precedente. L?importo è determinato con i criteri di qualsiasi altra pensione. La prestazione non è prevista per i dipendenti dalla pubblica amministrazione. b) Nei casi più gravi, quando cioè l?assicurato non sia in grado di svolgere alcuna attività lavorativa, spetta la pensione di inabilità. I requisiti contributivi sono gli stessi, ma la misura della prestazione tiene conto non solo dei contributi accreditati fino al momento della domanda, ma anche di quelli mancanti fino all?età pensionabile. Queste prestazioni sono a carico dell?ente previdenziale cui il lavoratore è iscritto (in genere l?Inps). La domanda deve essere corredata da un certificato medico su un modello denominato SS3. I permessi retribuiti – La legge 104/92 stabilisce che, per i lavoratori dipendenti con un handicap (cioè una condizione di svantaggio sociale) in stato di gravità, che riduca l?autonomia personale nella sfera individuale e in quella di relazione in maniera da richiedere un?assistenza permanente e continuativa, hanno diritto a permessi retribuiti per assentarsi dal lavoro per due ore al giorno o, in alternativa, per tre giorni al mese. La domanda per il riconoscimento delle condizioni richieste va fatta alla Commissione medica dell?Asl. Invalidità civile – È la forma di assistenza che riguarda la generalità dei cittadini: per ottenere dei benefici, oltre che alla percentuale di invalidità è necessario avere dei redditi non superiori a una determinata quota. Al di là dei benefici economici è sempre consigliabile presentare una domanda all?Asl, corredata da certificato medico, proprio come per la richiesta per il riconoscimento di handicap.

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