Famiglia
Malati in terapia, ecco l’ultimo reality
Televisione /Un programma che farà discutere. Prodotto da Giorgio Gori, realizzato con un centro di Arezzo. Andrà in onda in primavera su Raidue
di Chiara Sirna
Mette subito le mani avanti Giorgio Nardone, direttore del Centro di terapia strategica di Arezzo: «Non è un reality né un documentario. È un programma scientifico, socialmente utile e allo stesso tempo spettacolare». Un bel mix, non c?è che dire. Peccato che a fare spettacolo saranno persone malate.
Dovrebbe partire su Raidue la prossima primavera, lo ha annunciato il produttore di Magnolia, Giorgio Gori. È l?unica anticipazione trapelata finora, in termini peraltro vaghi. Gori ha infatti parlato di un «reality originale, basato su meccanismi psicologici in cui il pubblico potrà rispecchiarsi».
Invece il programma è già più che definito. Non solo. è iniziato anche il montaggio delle ?sedute? con un primo gruppo di cinque persone. Di cosa si tratta allora? Di una nuova trasmissione in cui i protagonisti saranno pazienti con patologie psicologiche di varia natura: attacchi di panico, fobie, ossessioni, disturbi alimentari o sessuali, depressioni e così via.
Un gruppo sperimentale di 20 persone sarà filmato durante le sedute e in momenti di vita comune, «ovviamente concordati, nel pieno rispetto della privacy». Un altro gruppo di malati, invece, sempre 20, monitorerà l?efficacia delle terapie proposte e «solo se convinto dei risultati accetterà alla fine di farsi curare». Il tutto gratuitamente. «Faremo ricerca in televisione», aggiunge Nardone, «secondo la prassi accademica: selezione, studio, analisi, terapia, gruppo sperimentale e gruppo di controllo».
La selezione dei candidati sta procedendo a ritmo battente: è bastato un annuncio sul sito del centro terapeutico toscano per vedersi piovere domande di adesione da tutta Italia. «Stiamo scremando con rigorosissime analisi», spiega ancora il direttore.
Ma non si rischia di ridicolizzare chi soffre di malattie serie? «Ogni cosa è sotto la mia responsabilità e supervisione, l?utilità sta nel fatto che non solo si guariranno delle persone, ma si mostrerà anche ad altri che è possibile lasciarsi alle spalle le proprie paure con terapie serie, brevi e scientifiche. Noi abbiamo l?88% di successi dopo sette sedute».
E come si concilia il tutto con conduttori, esigenze di show, audience e leggi mediatiche? «I pazienti si racconteranno, può darsi che ci sarà solo un conduttore con specialisti, è tutto in fieri. Ma l?effetto spettacolare c?è già. Pensi a chi è malato di manie comportamentali ossessive e deve controllare la porta mille volte prima di addormentarsi, si sveglia nel sonno per accertarsi che sia chiusa e viene aiutato a correggersi e fare magari il contrario». Ah però, pensa che bello vederlo ripreso da una telecamera?
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