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MALASANITÀ. Al via in Senato i ddl sugli errori medici

Esulta l'associazione Amami: «Accolte le nostre proposte»

di Gabriella Meroni

«Riconoscimento importante per AMAMI arriva dal Senato», afferma con orgoglio Maurizio Maggiorotti, presidente dell’Associazione che dal 2002 difende i medici accusati di malpractice ingiustamente, durante il convegno “Gli errori in Sanità novità giurisprudenziali e legislative”, organizzato giovedì 25 giugno presso la Corte d’Appello di Roma con il patrocinio del Senato della Repubblica. «Sono finalmente in esame presso la Commissione Sanità – aggiunge Maggiorotti – vari disegni di legge bipartisan che danno pienamente ragione della battaglia che AMAMI porta avanti faticosamente ormai da diversi anni». Questo «rappresenta un successo per AMAMI e per tutti coloro coloro che operano nel mondo della sanità, perché siamo finalmente sulla strada giusta per restituire fiducia al rapporto medico/paziente», chiosa Maggiorotti.

Durante l’audizione in Senato del 23 ottobre scorso AMAMI ha richiamato l’attenzione sulla mancanza di normativa specifica per il contenzioso sanitario, chiedendo di disciplinare il titolo di responsabilità di tutti gli operatori sanitari. Ora due disegni di legge in corso di esame accolgono tutte le proposte di AMAMI, dall’Osservatorio nazionale del contenzioso al Fondo vittime dell’alea terapeutica, dalla depenalizzazione dell’errore medico all’obbligo di assicurazione per le strutture ospedaliere.  Il testo unificato proposto dal relatore per diversi disegni di legge in discussione (tra cui il d.l. 1183 della sen. Bianchi, relatore il sen. Saccomanno) individua precise responsabilità civili per la struttura ospedaliera, autonomamente dalle eventuali colpe del medico e anche in assenza di queste, ed istituisce un Osservatorio nazionale, come AMAMI esige da tempo. Infatti, «se finalmente si conoscessero i dati sul numero dei presunti errori medici», osserva Maggiorotti, «si vedrebbe che a sbagliare, spesso, non è il singolo operatore sanitario, ma l’organizzazione e potremmo evitare la speculazione fatta da chi sui falsi numeri degli errori ha costruito un business». Lo stesso testo unificato recepisce la proposta di AMAMI di istituire sul modello francese un Fondo vittime dell’alea terapeutica per risarcire le vittime delle complicanze incomprimibili ed imprevenibili insite nelle cure, e prevede l’obbligo per tutte le strutture sanitarie di dotarsi di un’assicurazione.

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