Formazione

Malaria: domani lancio del farmaco, costerà 1 $

Domani esce Asaq, il non-profit antimalaria che costerà un dollaro, "Le Monde" gli ha dedicato la prima pagina, definendolo "Il farmaco che sconvolge l'industria farmaceutica".

di Emanuela Citterio

E’ il primo farmaco non-profit antimalaria, costerà un dollaro e non sarà coperto da brevetto. Si chiama Asaq, e a lanciarlo domani saranno “Drugs for Neglected Diseases Initiative” (Dndi), ente non profit di ricerca e sviluppo fondato nel 2003 da Medici Senza Frontiere, e il laboratorio farmaceutico francese Sanofi-Aventis. Il prezzo di un trattamento intero non dovrebbe superare 1 dollaro per un adulto e la metà per un bambino. Il farmaco può essere copiato da chiunque e non ha come scopo il profitto. L’Asaq, questo il suo nome, è frutto di una collaborazione tra “Drugs for Neglected Diseases Initiative” (Dndi), ente non profit di ricerca e sviluppo fondato nel 2003 da Medici Senza Frontiere, e il laboratorio farmaceutico francese Sanofi-Aventis. E’ il primo farmaco prodotto secondo i criteri del Dndi che rappresentano novità assolute, si legge sul sito di Repubblica, mentre “Le Monde” gli ha dedicato la sua prima pagina, definendolo nel titolo “Il farmaco che sconvolge l’industria farmaceutica”.

Il farmaco deve il nome alla sua combinazione a dosaggio fisso di Artesunate (AS) e Amodiaquine (AQ) ed è il primo nato da una collaborazione tra il settore pubblico e privato. La semplice esistenza dell’Asaq testimonia sopratutto della nascita di un nuovo modo, ancora sperimentale, di proggettare, sviluppare e produrre farmaci.

“Per comprendere l’importanza di queste innovazioni, bisogna risalire al 2001” si legge su Repubblica. “In Sudafrica prese il via un processo destinato a fare Storia. La grande lobby delle industrie farmaceutiche, ribattezzata “Big Pharma”, intentò una causa contro il governo sudafricano per impedire l’autoproduzione e l’importazione a basso costo dei medicinali per combattere l’Aids. L’obiettivo era quello di bloccare il Medical Act, una legge del 1997 voluta da Nelson Mandela che autorizzava le industrie sudafricane ad autoprodurre i farmaci per curare l’Aids senza doverli acquistare, a costi elevatissimi, dalle multinazionali farmaceutiche. I laboratori, spaventati dalle eventuali ricadute dell’iniziativa legale sull’opinione pubblica, abbandonarono la causa ma la situazione complessiva non cambiò. Un simile braccio di ferro ebbe luogo anche in Brasile”.

Il Dndi è la risposta di Medici senza frontiere a “Big Pharma”, la lobby dei laboratori farmaceutici. La scelta dell’ente è quella di occuparsi di malattie “dimenticate” dalla ricerca farmaceutica tradizionale, per le quali i laboratori non hanno interesse economico a sviluppare rimedi. La malaria è una di queste, una malattia infettiva mortale che colpisce ormai solo zone disagiate del pianeta dove i malati non potrebbero comunque comprare i farmaci a un prezzo di mercato e garantire profitti ai laboratori farmaceutici. Il Dndi si propone di coordinare lo sviluppo di farmaci il cui principio di base è di essere venduti al prezzo di costo e di non essere coperti da alcun brevetto.

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