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Malaguti: «Il ciclismo, scuola di vita. Mi ha insegnato che non esistono vittorie facili»
Un incontro con il ciclista Alessandro Malaguti che ci racconta il valore dello sport, la necessità della fatica e del duro lavoro, per raggiungere una meta. E l'importanza di correre insieme. Anche partecipando a Run to win, la prima corsa podistica contro l'azzardo che si terrà nella romagnola Longiano il 30 ottobre prossimo
Alessandro Malaguti è nato a Forlì nel 1987. È un ciclista su strada che corre per il team Unieuro-Wilier ed è professionista dal 2011. Nel 2015 ha preso parte per la prima volta al Giro d'Italia. Alla sesta tappa si rende protagonista di una lunga fuga, ma è il 19 maggio 2015 nella decima tappa (da Civitanova Marche a Forlì) che il forlivese arriva a un passo dal successo sulle strade della sua città: dopo 200 km di fuga, Malaguti è terzo sul traguardo. Nel 2016 passa al team Unieuro-Wilier.
Alessandro, il 30 Ottobre si correre “Run to win In corsa contro l’azzardo”, si tratta di una gara podistica contro il fenomeno del gioco d’azzardo. Il podismo come il ciclismo è uno Sport faticoso, che richiede una disciplina e un impegno costanti, quanto conta la fortuna nel tuo lavoro? Puoi affidarti ad essa per raggiungere i tuoi traguardi?
Sicuramente la fortuna è una componente che può influire in qualsiasi sport, per quanto mi riguarda nel ciclismo, a volte può essere utile per evitare cadute o guasti meccanici. Detto ciò, io credo che la “fortuna” ognuno se la crei da solo, lavorando faticosamente ogni giorno e sfruttando tutte le situazioni favorevoli in gara, affidarsi unicamente ad essa non porta da nessuna parte.
Io credo che lo sport insegni che le cose vadano guadagnate ogni giorno, nessuno ti regala niente nello sport come nella vita quotidiana, in questo il ciclismo è stato per me un grande insegnamento
Alessandro Malaguti
Cosa significa vincere, in uno Sport dove qualcuno è destinato ad essere primo ed altri “lavorano per lui”?
Vincere è il coronamento di un lavoro che parte da lontano, da mesi, anni di allenamenti e rinunce. Il ciclismo moderno si è trasformato sempre di piu in sport di squadra e il collettivo ormai è fondamentale per arrivare al grossi traguardi. Questo è particolarmente vero nel ciclismo dove si parte in 150 o 200 corridori, ma a vincere poi è sempre solo uno. Io personalmente da "lavoratore" vivo le vittorie dei miei capitani come fossero le mie, perché so che se faccio un buon lavoro, io in prima persona, ho contribuito al risultato del singolo.
Come definiresti l’adrenalina nella tua professione? Quando la senti e quanto incide sulla tua prestazione?
L'adrenalina si sente nei momenti concitati della gara, quando si punta un settore chiave della gara, o nel finale quando si fanno manovre al limite per stare davanti, è quella sensazione di paura mista a nervosismo che ti spinge a cercare il limite e dare il meglio che puoi, va gestita perché bisogna sempre cercare di rimanere lucidi, in questi casi un errore può costare carissimo.
Il gioco d’azzardo è un fenomeno diffuso, molte persone affidano alla sorte i propri risparmi, i propri pensieri e le loro aspettative di vincita. Pensi che lo Sport porti un messaggio diverso?
Io credo che lo sport insegni che le cose vadano guadagnate ogni giorno, nessuno ti regala niente nello sport come nella vita quotidiana, in questo il ciclismo è stato per me un grande insegnamento. Sono cresciuto sapendo che per andare avanti nella mia passione, dovevo mangiare, riposare, vivere in un certo modo, anche sottraendo tempo a famiglia e amici. Purtroppo niente è semplice ma è anche il bello della vita che ho scelto.
COME PARTECIPARE A RUN TO WIN
Si terrà il 30 ottobre prossimo, nella splendida cornice romagnola di Longiano, con due percorsi non competitivi e uno da 12km competitivo, la prima gara podistica in Italia contro il fenomeno del gioco d’azzardo, la sua diffusione, i suoi rischi e le sue vittime. Un invito aperto a tutti, di cui Vita è media partner. Ecco come iscriversi e perché
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