Salute

Maionchi in campo per la prevenzione: «Donne, vi racconto il mio cancro al seno»

La giudice di X-Factor ospite del Bra-Day dell'Ics Maugeri sensibilizza sull'importanza della prevenzione e della chirurgia ricostruttiva. "In sala operatoria ho fatto la spiritosa: potreste farmi una sesta?"

di Giampaolo Cerri

Solo il 50% delle donne italiane operate al seno, per l’esattezza il 51,62%, ricorre alla chirurgia plastica ricostruttiva dopo un intervento. Il dato è emerso oggi nel Bra DayBreast Reconostruction Awarness Day , la Giornata internazionale per la consapevolezza della Ricostruzione Mammaria, che si è svolta all’Ics Maugeri di Milano.

A fornirlo è stato Fabio Corsi, professore di Chirurgia generale all’Università di Milano e capo della Breast Unit dell’Irccs Maugeri di Pavia, durante un incontro che voleva appunto sensibilizzare le donne a valutare, sempre e per tempo, interventi ricostruttivi. Incontro che ha avuto una testimonial di eccezione: Mara Maionchi. La famosa produttrice discografica bolognese, entrata in tutte le case italiane col talent X Factor, ha infatti accettato di raccontare la sua storia clinica, in diretta, sui canali Instagram e Facebook di Ics Maugeri.

Maionchi ha ripercorso il suo cammino di donna che, improvvisamente, deve fare i conti con una diagnosi di tumore al seno.

“Una non ci pensa mai”, ha raccontato, “facevo la mammografia, da qualche anno, e mi era andata sempre bene. L’ultima volta, improvvisamente, mi sono trovata con un cancro per ogni mammella, uno a destra e uno a sinistra. Sono sempre esagerata”, ha aggiunto ridendo, “e due per volta, mi pareva meglio”.

Come nel suo stile, Maionchi non ha girato intorno ai concetti: “Quando ti danno la comunicazione”, ha proseguito, “sembra che tutto sia perduto, perché si tratta di un male che si chiama cancro – bruttissima parola ma che bisognerà pur cominciare a usare. Quando mi sono operata”, ha proseguito, “ho cercato di essere spiritosa: ‘Mi potete fare una sesta?’, ho chiesto ai chirurghi: ho sempre avuto i seni piccoli e volevo finire in gloria”.

Maionchi ha poi raccontato di sottoporsi a verifiche diagnostiche ogni 10 mesi e ha scongiurato le donne che seguivano la diretta “a non avere paura dei controlli ma della malattia”.

La giudice di X-Factor ha poi raccontato di essersi sottoposta a un intervento ricostruttivo, invitando le donne ha non desistere mai e, sempre con l’ironia che le è propria, ha aggiunto: “Ho fatto una ricostruzione sul tavolo operatorio”, ha spiegato “e mi han tolto una misura ma mi sono consolata in fretta”.


All’incontro hanno partecipato altri clinici Maugeri, come la senologa Daniela Bossi – che è anche presidente dell’Associazione nazionale donne operate al seno – Andos di Milano e che ha raccolto molti attestati di stima nei commenti alla diretta – e il chirurgo plastico Andrea Manconi.

Il Bra-Day Maugeri, che era promosso dalla stessa Andos , dalla Oti (Oncology Training International) e dalle Libellule Onlus (Aiuto per la rinascita delle pazienti oncologiche), è stato introdotto dagli interventi del presidente di Ics Maugeri, Luca Damiani (nella foto sopra, ndr), e dalla vicepresidente di Fondazione Salvatore Maugeri, l’azionista di controllo della società, Chiara Maugeri. Entrambi hanno ricordato come il tema della prevenzione abbia sempre attraversato il lavoro clinico e di ricerca del fondatore, Salvatore Maugeri, fin dagli inizi delle sue attività nel campo della Medicina del lavoro. Chiara Maugeri, nipote di quel famoso del professore dell’università di Pavia, ha quindi indirizzato un caloroso appello alla prevenzione a tutte le donne collegate, partendo dalla propria esperienza di lavoratrice e di madre.

La registrazione del Bra-Day Maugeri si può vedere al seguente link.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.