Politica

Mai da soli

di Franco Bomprezzi

Entra nel vivo un’estate strana, calda, quasi tropicale, attesa ma anche incombente. Mai come quest’anno, forse, si avvertirà la differenza tra chi non ha problemi di soldi, e neppure di tempo, e tutti gli altri, sempre più numerosi, che alla crisi della quarta settimana aggiungono ora la crisi del dodicesimo mese: il mese delle vacanze.

Non sono un sociologo, ma osservo i volti della gente e ascolto i discorsi per le strade di questa triste e stanca metropoli che è Milano. Tutti parlano solo di soldi, di quanto costa qualsiasi cosa, dal telefonino al vestito, dal viaggio a Sharm a quello a Cesenatico.

I soldi mancano ma anche rimanere in città è costoso se si vuole vivere dignitosamente, fare la spesa alimentare in modo sano, comprare un cono gelato, mangiare una pizza, vedere un film all’aperto, ascoltare un concerto, nuotare in piscina, muoversi con i mezzi pubblici. Anche le vacanze in città sono quasi un lusso e quasi sicuramente molti, moltissimi, stanno per affrontare settimane lunghissime di noia, di frustrazione, di paura del vuoto.

Ho la sensazione aspra che la solitudine sarà il vero compagno di strada di luglio e ancor più di agosto. E’ un compagno subdolo e cinico, che si avvicina in silenzio, annunciato dalla progressiva rarefazione delle telefonate, delle mail, degli sms, degli impegni programmati. Coglie di sorpresa, un po’ intorpiditi e stanchi, magari assopiti davanti allo schermo di un televisore che trasmette repliche delle repliche già replicate.

Perciò un consiglio: prevenite la solitudine, segnalateci le medicine giuste per evitarla, segnalateci le opportunità di condivisione del tempo, di una qualsiasi cosa da fare insieme, anche con persone mai conosciute. Perché un tempo si aveva piacere di conoscere nuovi volti, di cercare nuovi amici. Oggi è diverso, la paura, l’insicurezza, la stanchezza, possono giocare dei brutti scherzi. Non lasciamoci sopraffare dalla solitudine, cerchiamo chi è più solo di noi, non sarà difficile trovarlo, magari nella porta accanto, magari in una lista di nomi trascurati sul cellulare. Spendiamoci, un po’, senza spendere.


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