Politica

Magic Italy, turismo per tutti?

di Franco Bomprezzi

Avendo tempo da perdere in questo periodo di convalescenza in ospedale non mi sono perso le reazioni della blogosfera quando è stato presentato il bozzetto di logo del nuovo (?) portale nazionale per la valorizzazione del turismo: “Magic Italy”. Idea, si legge, di Berlusconi in persona, con la collaborazione attiva di Michela Vittoria Brambilla. Sembra il logo di una televendita notturna, il commento della Rete. E in effetti a me è venuta in mente Maurizia Paradiso con Magic America, catena di sexy shop con televendita sulle tivù commerciali. Speriamo che dietro il logo ci sia qualcosa di consistente e di serio.

Abbiamo ancora nella memoria il terrificante tentativo di Rutelli, con Italia.it, portale morto ancor prima di nascere o quasi. La questione quindi non è politica, ma pratica. Il problema è che valorizzare davvero il turismo italiano esige ben più che operazioni di facciata. In questo senso esemplare la bella pagina su Vita della scorsa settimana dedicata al turismo accessibile, con intervista proprio alla ministra Brambilla.

Il turismo senza barriere è ancora un sogno in Italia, e questo per un’infinità di ragioni. Mai preso sul serio a livello nazionale, nonostante esistano competenze ed esperienze consolidate nel rilevamento serio dell’accessibilità vera. Nella realtà si vive di autocertificazione, se non autocelebrazione, nei siti internet di alberghi e villaggi, al mare e in montagna, con le eccezioni di alcune Regioni che hanno fatto sul serio, intuendo anche il ritorno economico di una giusta e doverosa operazione di adeguamento.

Cotinuiamo a parlare di invecchiamento attivo e dinamico della popolazione, ovviamente non solo italiana, e promuoviamo di fatto solo il turismo per giovani belli e danarosi. Ho sempre più la sensazione che in realtà ci sia un enorme blocco culturale da superare prima di affrontare un portale internet, che magari avrà una sua utilità, ma solo nel breve periodo. Non c’è di peggio per un turista di sentirsi gabbato da una pubblicità seducente ma ingannevole.

La ministra propone incentivi fiscali, una nuova mappatura delle strutture accessibili, una collaborazione con le associazioni di categoria del turismo, e con le associazioni delle persone con disabilità. Benissimo. Un modesto e sommesso consiglio: stia attenta a individuare e a riconoscere, nei suoi futuri incontri, le competenze vere, le volontà positive, le esperienze solide: magari saranno le voci più ruvide, meno ottimistiche, ma sicuramente non è il momento di superficialità e di apparenza.

Ecco per ché temo molto le “magie”…


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