Non profit

Mafie 4.0: le mani della criminalità sull’azzardo. Sequestri per un miliardo di euro

Oltre 1 miliardo sequestrato, 68 persone tratte in arresto. Questi i numeri di un'operazione compiuta questa mattina tra Reggio Calabria, Catania e Bari. Il Procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho ribadisce: "il contrasto all'azzardo è la nuova frontiera della lotta alla mafia"

di Marco Dotti

Non è l'eccezione, ma la regola: l'azzardo, specialmente quello mediato da piattaforme digitali, è oramail il veicolo principale di riciclaggio. Questa mattina, tre anni dopo l'Operazione Gambling della Procura di Reggio Calabria, operazione che aveva aperto il sipario e fatto aprire gli occhi sul riciclaggio di denaro tramite azzardo, passando attraverso il porto franco di Malta, il tema torna al centro delle cronache.

L'attività di indagine di tre procure (Reggio Calabria, Bari, Catania) ha portato all'arresto di 68 persone, al sequesto di beni, in Italia e all'estero, per oltre 1 miliardo di euro e al monitoraggio di un flusso di denaro tramite giocate di oltre 4,5miliardi.


​Ad eseguire l'operazione, coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e antiterrorismo, la Guardia di finanza, Polizia di Stato, Carabinieri e Direzione investigativa antimafia

I soldi riciclati o movimentati attraverso la rete di scommesse online sarebbero stati filtrati – questa l'ipotesi – attraverso paradisi fiscali e, infine, reinvestiti in attività legali: locali, ristoranti, beauty farm.

Nelle intercettazioni emerge come hacker da un lato, spalloni digitali dall'altro siano le reclute necessarie per questa attività di money laundering: "Cerco i nuovi adepti nelle migliori università mondiali – si rileva dalle intercettazioni – e tu vai ancora alla ricerca di quattro scemi in mezzo alla strada vanno a fare così: ‘bam bam!' Io invece cerco quelli che fanno così: ‘pin pin!!’. che cliccano, quelli che cliccano e movimentano: è tutta una questione di indice, capito?”

Il Procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho ricorda d'altronde che "il contrasto all'azzardo è la nuova frontiera della lotta alla mafia". Ovviamente questa lotta non si può fare con bandierine, adesivi, spettacolini teatrali e amenità varie. Quando ce ne renderemo conto?

Se l'estorsione rimane la modalità tipica più diffusa dell'economia mafiosa, sono diventati sempre più strategici i settori "silenti" del business attraverso "le imprese che si occupano del ciclo dei rifiuti, delle grandi opere infrastrutturali, delle energie alternative, della logistica, o anche delle sale da gioco, bingo, slot machine, scommesse on line".

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.