Welfare

Mafia. Via libera del Senato al 41 bis definitivo

Il carcere duro diventa definitivo, ma non solo: si estende anche a terroristi e trafficanti di esseri umani. Il provvedimento passa ora alla Camera

di Ettore Colombo

Via libera in Senato per la legge che rende stabile il carcere duro per i mafiosi. La norma stabilisce la nuova disciplina dell’articolo 41 bis del regolamento carcerario, finora rimasto un provvedimento temporaneo, soggetto a periodiche proroghe.
Il carcere duro diventa quindi definitivo, ma non solo: si estende anche a terroristi e trafficanti di esseri umani. Il provvedimento passa ora alla Camera per il via libero definitivo.
I sì alla legge sono stati 204, i voti contrari 16, mentre 6 senatori si sono astenuti. Le dichiarazioni di voto dei rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari sono state favorevoli a questo provvedimento. Non è mancato, tuttavia, qualche dissenso. In particolare hanno votato contro i senatori di Forza Italia Lino Jannuzzi, Domenico Contestabile e Emiddio Novi. “Quello che non hanno fatto i barbari – ha concluso – lo abbiamo fatto noi”. In polemica con la scelta del loro gruppo parlamentare anche il socialista Ottaviano Del Turco e il Ds “liberal” Franco Debenedetti, che si sono astenuti. “Stiamo approvando questa legge – ha detto l’ex presidente dell’Antimafia, Del Turco – soltanto perché Bagarella ha detto che qualcuno aveva promesso di abrogare il 41 bis. Ma il Parlamento dovrebbe legiferare senza interferenze esterne”.
Dopo i consensi ampi e trasversali ottenuti nelle commissioni, l’approvazione definitiva del provvedimento, caldeggiata anche dai magistrati antimafia, sembra comunque scontata. Obiettivo sottrarre il regime del carcere duro, fortemente avversato dai boss, a possibili “influenze” contrarie al momento delle proroghe. Contro la “stabilizzazione” del 41 bis si sono schierati con forza i legali dell’Unione delle camere penali.

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