Politica

Mafia, arrestato il presidente del Consiglio comunale di Riesi

Dall'inchiesta "Odessa" sono emersi forti condizionamenti del clan mafioso dei Camarrata in seno al Consiglio comunale

di Redazione

Il presidente del Consiglio comunale di Riesi, Vincenzo Giannone (Udc), è stato arrestato per associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta “Odessa” che ha portato durante la scorsa notte i carabinieri ad eseguire 42 ordini di custodia cautelare. Le indagini hanno permesso di rilevare forti condizionamenti del clan mafioso dei Cammarata in seno al Consiglio comunale. Giannone è ritenuto dagli inquirenti, in base a quanto è emerso dall’inchiesta, organico a Cosa nostra. La prefettura già nelle scorse settimane aveva dato disposizioni per l’accesso al Comune di una commissione che ha avuto l’incarico di avviare attività ispettive su ipotesi di infiltrazioni mafiose. L’inchiesta intreccia gli affari illeciti dei boss mafiosi con alcuni esponenti della politica locale, alcuni dei quali sono stati arrestati durante la notte, e coinvolge anche imprenditori e commercianti. Sono tante le richieste di pagamento di pizzo registrate dai carabinieri, alcune riguardano anche aziende vinicole di proprietà di imprenditori del Nord. I provvedimenti sono stati eseguiti a Caltanissetta, Catania, Cuneo, Ascoli Piceno, Palmi e Sulmona. L’operazione dei carabinieri è stata denominata “Odessa”. L’indagine condotta dai militari del Reparto operativo del Comando provinciale, puntata a disarticolare i clan mafiosi dei comuni di Riesi, Mazzarino, Butera, Sommatino e Delia, tutti in provincia di Caltanissetta. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, furto, danneggiamento, ricettazione, detenzione illegale di armi e reimpiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita. L’operazione coordinata dai pm della Dda arriva a poche ore dall’ultimo delitto commesso a Mazzarino che ha visto cadere sotto i colpi dei sicari due netturbini uccisi per vendetta dei clan.


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