Mondo

Madre prigioniero Usa, “Bush fai qualcosa per mio figlio”

''Ho visto mio figlio e ho detto. 'Oh mio Dio'. L'ho guardato e aveva l'aria cosi' spaventata. Ho cominciato a piangere'', racconta Anecita Hudson

di Paolo Manzo

Anecita Hudson stringe con forza un rosario fra le dita e controlla le lacrime a malapena, seduta a casa di amici. Ha appena visto le immagini di suo figlio Joseph Hudson prigioniero degli iracheni. Le televisioni americane non le hanno mostrate, ma lei che e’ di origine filippina le ha viste su una rete televisiva del suo paese natale. Cosi ha scoperto di essere la madre di un Pow, un ”prisoner of war”. ”Ho visto mio figlio e ho detto. ‘Oh mio Dio’. L’ho guardato e aveva l’aria cosi’ spaventata. Ho cominciato a piangere”, racconta. E quanto le chiedono cosa vorrebbe dire al presidente Bush, dice semplicemente: ”per piacere fai qualcosa per mio figlio. Non voglio che abbia freddo, non voglio che abbia fame. Voglio che torni a casa ”E’ una specie di incubo vedere il proprio figlio catturato in televisione”, dice Anecita, che vive ad Alamogordo, nel New Mexico. Natalie, la moglie di Joseph era stata avvertita dai militari, ma quando la madre ha visto le immagini non aveva ancora parlato con la nuora. Natalie e Joseph hanno una bambina di cinque anni. Joseph Hudson, 23 anni, lavora nell’esercito come meccanico specializzato nella riparazione dei camion e prima di partire era di stanza nella base texana di Fort Bliss. Era entrato nell’esercito per assicurarsi un futuro, non per combattere, racconta la madre. Il padre, morto in un incidente stradale nel 1991, faceva parte dell’Air Force. Anthony, 18 anni, fratello minore di Joseph, chiede intanto di essere mandato nel Golfo. ”Voglio riportarlo a casa”, afferma.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA