Welfare

Macerata dice Game Over al gioco d’azzardo

Un progetto della provincia per sconfiggere le nuove dipendenze

di Redazione

Si chiama ?Game Over? ed è il progetto che la Provincia di Macerata mette in atto per prevenire il ?gioco d?azzardo patologico? e le cosiddette nuove dipendenze. L?iniziativa viene attuata con la collaborazione operativa dell?associazione Glatad ?Onlus di Tolentino ed il diretto coinvolgimento delle tre zone territoriali dell?Asur Marche (Macerata, Civitanova e Camerino). Secondo quanto previsto da un protocollo d?intesa, sottoscritto dal presidente della Provincia, Giulio Silenzi, con i direttori delle Asur territoriali: Piero Ciccarelli (Macerata), Pierpaolo Morosini (Civitanova), Pierluigi Gigliucci (Camerino-San Severino) e con Alessandro Bruni (Glatad), il progetto ? alla cui elaborazione ha lavorato l?assessore provinciale alle politiche sociali, Alessandro Savi – si articola attraverso una raccolta dati e nel monitoraggio del fenomeno tramite la somministrazione di appositi questionari, nella creazione di un intergruppo di esperti sul gioco d?azzardo e sulle nuove dipendenze, in una campagna informativa proprio sui rischi del gioco, nella realizzazione di uno sportello provinciale di orientamento e consulenza per giocatori, famiglie e semplici cittadini e nell?organizzazione di specifici corsi di formazione per gli operatori dei servizi sanitari e sociali.

?E? un progetto molto moderno e di grande sensibilità sociale, che tende a combattere un fenomeno per sua natura molto nascosto, ma anche moto diffuso nella società?, ha detto il presidente Silenzi nella conferenza stampa che si è svolta in Provincia contestualmente alla firma del protocollo con le Asur. ?La comunità maceratese ? ha continuato Silenzi – trova nella serenità, nella forte coesione, nella sua qualità di vita dei fenomeni che la mettono ai primi posti del Paese e che sono anche il retroterra fecondo che ha reso possibile il particolare sviluppo della nostra provincia. Dobbiamo conservare gelosamente questi valori, prevenendo e combattendo ogni fenomeno che possa metterli in discussione. Ed il gioco d?azzardo può essere uno di questi fenomeni, ancorché limitato?.
Il progetto ?Game Over? tende a sviluppare un?azione coordinata tra soggetti pubblici e privati, che sappia monitorare con precisione il fenomeno, sviluppare delle pratiche preventive, aiutare anche sul piano psicologico le famiglie coinvolte dal fenomeno e soprattutto assistere e tendere a recuperare i soggetti coinvolti direttamente.
Le attività andranno avanti fino a ottobre del 2008. Questi gli obiettivi: aumentare la conoscenza del fenomeno con particolare riferimento ai giovani, migliorare la formazione degli operatori dei servizi pubblici e del non profit, degli operatori delle agenzie di gioco, promuovere una cultura del gioco responsabile, fornire informazioni alla popolazione e ai giocatori, sostenere questi ultimi e le loro famiglie.
?L?introduzione delle slot machine e dei giochi informatici ? ha detto l?assessore Alessandro Savi – ha allargato il fenomeno, in quanto l?approccio individuale al gioco e la minore ?riservatezza? lo rende più semplice e ?a portata di mano?. Inoltre soprattutto le nuove tecnologie informatiche tendono a coinvolgere anche i giovanissimi?.
?Non si tratta di proibire il gioco ? ha spiegato Maurizio Principi del Glatad ? ma di evidenziare che a volte la realtà va oltre il semplice gioco e che, quando il gioco finisce, possono iniziare a nascere comportamenti problematici che possono sfociare anche in vere e proprie patologie?.
Le recenti ricerche condotte in Italia, e dedicate alle nuove dipendenze patologiche, mostrano come quello del gioco d?azzardo non sia certo un fenomeno irrilevante: il 3% della popolazione viene stimato come giocatore incallito, il 30% della popolazione ha giocato con continuità, l?80% della popolazione ha giocato d?azzardo o scommesso almeno una volta nella vita. Per quanto riguarda i soli giocatori di videopoker, se ne stimano circa 20 mila, con una tendenza che è in costante aumento. Ma quel che è più grave è che spesso il gioco può trasformarsi in un comportamento problematico e a volte addirittura patologico. Nelle sole Marche esistono più di semila ?slot machine? e nel solo anno 2006 i marchigiani hanno speso per i ?grattini? ed il superenalotto circa 85 milioni di euro.
Anche nella nostra provincia sono emersi, come riportato nelle cronache locali, casi limite e presso i centralini dei servizi per le dipendenze patologiche iniziano ad arrivare le prime richieste d?aiuto. Il progetto ?Game Over? consentirà anche la comprensione di altre forme moderne di dipendenza: internet, shopping compulsivo e altro.

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