Economia

Macedonia: salta la tregua e anche i fondi Ue

L'Unione promette e poi ritira aiuti per 80 milioni di euro

di Gabriella Meroni

Niente più aiuti finanziari Ue alla Macedonia finché il governo non interrompe le ostilità e non trova un accordo politico con la comunità albanese. Così hanno deciso e comunicato i ministri degli Esteri europei al loro collega macedone Ilinka Mitreva
nella riunione convocata apposta in Lussemburgo. Alle tre del pomeriggio, intanto, l’Uck ha iniziato a preparare il ritiro da Aracinovo, come aveva concordato con l’inviato Ue Javier Solana domenica. E forse ora la pace ha qualche possibilità in più.

Le speranze sembravano sfumare lunedì mattina con la sospensione della tregua nel villaggio di Aracinovo, dove per tre giorni l’esercito di Skopie si era scontrato con i guerriglieri indipendentisti albanesi. Nell’incontro è stato deciso l’invio in Macedonia – su richiesta del presidente Boris Trajkovski – di un esperto costituzionale: avrà il compito di aiutare le autorità a definire le riforme che possano garantire anche la parte albanese della popolazione.

L’Ue ha promesso finora alla Macedonia aiuti per 80 milioni di euro, di cui 30 già consegnati. Ora gli altri 50 milioni saranno dati solo se verranno rispettate precise condizioni politiche. Nell’immediato, l’Ue invoca il rispetto dell’accordo per la smilitarizzazione di Aracinovo che “deve essere rapidamente seguito da un cessate il fuoco per l’intero paese e da ulteriori progressi nelle misure di rafforzamento della fiducia”. (Fonte: Cnn)

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