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Macedonia: ministro accusa l’Occidente, «aiuti troppo lenti»
Di più: l'estremismo etnico e politico in Macedonia sarebbe alimentato ''dalla lentezza e dalle esitazioni'' dei governi occidentali, dice il ministro degli Esteri Srgjan Kerin
Il ministro degli Affari Esteri macedone Srgjan Kerin, in visita ufficiale nella capitale austriaca, ha deplorato oggi la ”lentezza” e ”l’esitazione” con cui l’occidente e’ venuto in aiuto del suo Paese. I governi europei e americnon si sono trovati ”impreparati” di fronte alla crisi.
In un’intervista all’agenzia di stampa Apa, Kerim ha insistito inoltre affinche’ la Kfor ”sigilli il confine” tra Kosovo e Macedonia, in modo da bloccare i rifornimenti ai ribelli albanesi in territorio macedone.
L’estremismo etnico e politico in Macedonia sarebbe alimentato ”dalla lentezza e dalle esitazioni” dei governi occidentali cui Skopje si e’ rivolta per ottenere assistenza nell’opera di ricostruzione del paese, devastato dall’invasione di decine di migliaia di rifugiati kosovari. ”L’atteggiamento dell’occidente e’ vergognoso”, ha ribadito Kerim, in quanto l’ondata di profughi ”aveva assorbito tutte le risorse di bilancio e praticamente demolito l’economia, provocando il blocco degli investimenti. In teoria la comunita’ internazionale aveva promesso molto, ma vi assicuro che abbiamo ricevuto ben poco”.
Il ministro ha accusato la guerriglia di aver preso ”ostaggi innocenti” e di essere formata da ”elementi della vecchia armata di liberazione del Kosovo (Uck), per la quale la guerra e’ un modo di essere”.
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