Formazione

Macedonia: allarme profughi

Secondo l'Acnur sarebbero già 5000 i civili in fuga da Tetovo. Amnesty ricorda che sono ancora 2 milioni i civili profughi per le guerre nei Balcani

di Redazione

Amnesty International esprime la propria preoccupazione per la recente escalation di violenza in Macedonia e chiede a tutte parti coinvolte di rispettare i diritti umani e il diritto umanitario internazionale che vieta l’uccisione e la tortura dei civili nonche’ la presa di ostaggi.

L’organizzazione e’ anche preoccupata per la crescita del numero di persone che scappano dalla Macedonia. “Le vittime dei precedenti conflitti erano civili – oltre 2 milioni dei quali si trovano ancora oggi a vivere come sfollati o come rifugiati in sistemazioni temporanee”, dichiara Amnesty International. “In Macedonia, ancora non risultano attacchi deliberati contro i civili, ma molti persone – donne e bambini compresi – sono gia’ in fuga in cerca di protezione internazionale” La maggior parte dei rifugiati e’ di etnia albanese, in fuga dalla regione intorno a Tetovo.

Inoltre, un numero non confermato di macedoni e’ diretto verso la capitale Skopje. Secondi i dati dell’ACNUR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) circa 1.600 rifugiati hanno attraversato la frontiera in Albania – alcuni diretti verso l’Italia – mentre altre 480 persone sono entrate in Kossovo. Dati non confermati dalla Croce Rossa serba stimano che circa 1.500 persone sarebbero fuggite in Serbia meridionale, dirette verso la Bosnia e la Croazia, mentre secondo fonti del governo bulgaro almeno 2.000 persone – prevalentemente donne e bambini – sono entrate in Bulgaria dirette verso la Turchia.

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