Buon?ultima, anche Milano ha pensato di dotarsi di un Museo d?arte contemporanea. Un museo ovviamente griffatissimo (il progetto è di Daniel Libeskind) e costosissimo. Così fan tutti: Roma ha il biscione immenso di cemento armato disegnato da Zaha Hadid. Napoli ha rivestito a nuovo un vecchio palazzo. Torino aveva chiamato Piano per sistemare Rivoli. Ma il vero problema non detto è che l?arte contemporanea deve stare dappertutto, ma non nei musei. Deve correre per gallerie, fiere, strade, garage. Non deve mummificarsi in un museo, senza neppure avere alla spalle un minimo di consacrazione da parte della storia. È arte ancora esposta alle intemperie. Questa è la sua forza. Se le diamo un tetto, per di più faraonico, la uccidiamo.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.