«A Rimini, Pesaro, Udine, Trieste e Parma facciamo servizio di emergenza-urgenza ma solo tramite il 118. In sostanza, diamo un’ambulanza a ore. Ma per intenderci: se un cittadino chiama perché ad esempio è svenuto, non interveniamo. Noi lavoriamo prevalentemente sui trasporti programmati». Va dritto al punto Fabiana Garattoni, titolare della Croce Italia Marche srl.
Vita: Quanto costa il vostro servizio?
Fabiana Garattoni: Dipende. Se è l’Asl che decide per il trasporto e chiede a noi il servizio, lei non paga nulla, se viceversa ha bisogno di un trasporto di ambulanza per qualche suo motivo, il costo in città varia da 50 a 70 euro.
Vita: Quale rapporto fra l’azienda e il volontariato?
Garattoni: Ottimo. C’è posto per tutti. Alcune cose che facciamo noi, loro non possono farle e viceversa. Ad esempio ci sono convenzioni a rimborso sul servizio, che noi non prenderemmo mai. Altre volte, nel caso di appalti, ad esempio la Croce Rossa non può partecipare.
Vita: Ci possono però essere sovrapposizioni, e di fatto il volontariato costa meno al pubblico…
Garattoni: Ma se l’ente pubblico vuole spendere meno, non sarò certo io a dirgli che deve spendere di più. Dipende, poi, dalla forma di accordo che il pubblico intende pubblicare. Sto dicendo che è una questione di volontà politica.
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