Non profit

Ma per le riforme ci vuole più coraggio

È una Finanziaria che sostiene il risanamento economico. E che sulle misure strutturali presenta troppe timidezze. Intervista a Vilma Mazzocco.

di Maurizio Regosa

"Una Finanziaria necessaria per il risanamento economico, ancora poco coraggiosa sulla strada delle riforme". A spiegare le luci e le ombre della legge è Vilma Mazzocco, una delle due portavoce del Forum del terzo settore, che puntualizza: «Non abbiamo però ancora fatto una valutazione condivisa: sarebbe prematuro trarre delle conclusioni».
Vita: Ma nel complesso come le sembra questa Finanziaria?
Vilma Mazzocco: Do una valutazione positiva del lavoro fatto insieme sul 5 per mille. Era importante ribadire la volontà di attuare e agire nuovi strumenti di sussidiarietà fiscale. Certo, la discussione va rilanciata per rendere strutturale questa misura. Per il terzo settore però i temi fiscali non si fermano a questo risultato o al fatto che le Regioni possano anche per il 2008 abbassare l?Irap per le non profit. Sollecitavamo misure fiscali per favorire lo sviluppo e il consolidamento del terzo settore. Non ci sono state.
Vita: Né per l?ambiente né per l?edilizia popolare, si è indicato un ruolo per il terzo settore?
Mazzocco: Avrebbe dovuto esserci: senza il non profit è difficile pensare a nuovi percorsi di housing sociale o alla ristrutturazione profonda delle grandi città.
Vita: Il Forum aveva chiesto misure per formazione e cultura. Per la prima c?è un fondo di soli 20 milioni.
Mazzocco: Nell?ambito culturale, nel rilancio del patrimonio delle nostre città, nell?attenzione a modi alternativi ma molto importanti di avere progetti e percorsi culturali, molto lavoro è svolto da associazioni. E questo non trova riscontro nelle politiche di sostegno e sviluppo del Paese. Il fondo formazione è, diciamo, non rispondente alle necessità.
Vita: È previsto un Piano di valorizzazione dei beni pubblici per lo sviluppo dei sistemi locali. Sono coinvolti l?Economia, i Beni culturali e il Demanio, non il terzo settore che di sviluppo locale se ne intende?
Mazzocco: Non diamolo per acquisito. Credo che il considerare il terzo settore come un sistema che infrastruttura i sistemi locali di sviluppo è un obiettivo di cultura e di pratica politica ancora da raggiungere. Questa Finanziaria potrà sostenere il risanamento economico, ma ancora non apre la stagione delle riforme.
Vita: In effetti il fondo per gli asili introduce una Carta della qualità dei servizi e un sistema di monitoraggio, che saranno però a carico dei soggetti gestori?
Mazzocco: A mio parere la detraibilità delle spese per gli asili deve essere rispetto ai soggetti che gestiscono, non esclusivamente rispetto al servizio. In questo modo si favorirebbe anche un consumo responsabile e la scelta verso le organizzazioni non profit. In altri termini la detraibilità dovrebbe essere agganciata a un criterio di meritorietà sociale del soggetto che offre il servizio. A maggior ragione il discorso vale per la Carta dei servizi.
Vita: Poi ci sono i livelli essenziali di assistenza…
Mazzocco: Quanto meno il cammino è stato ripreso prevedendo la loro definizione attraverso una legge delega.

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