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“Ma non abbiamo violato la legge”

"Le ambiguità nascono dalla nostra natura bifronte, ma superato il nodo dei precari lo Stato prenderà una decisione". Intervista ad Andrea Des Dorides.

di Redazione

Non sono settimane facili quelle di Andrea Des Dorides, direttore generale della Croce Rossa. I rapporti sempre tesi con le sedi periferiche, i salti mortali per chiudere in pareggio il bilancio 2007 e lo spettro del commissariamento da tempo gli fanno passare notti agitate.
Vita: Dopo l?approvazione del Milleproroghe avrà tirato un sospiro di sollievo?
Andrea Des Dorides: Non c?è nessuna amministrazione pubblica che sia nella condizioni in cui ci troviamo. Abbiamo fatto miracoli per chiudere in pareggio il bilancio d?esercizio 2007 e quello previsionale del 2008. Restano gli 80 milioni di crediti non riscossi. Di cui contiamo di recuperarne almeno una cinquantina. Il momento è delicato, ma il Milleproroghe non fa altro che confermare lo status quo. Non capisco la sollevazione di associazioni come Misericordie ed Anpas.
Vita: Temono che voi possiate incamerare fondi destinati al volontariato?
Des Dorides: Non lo abbiamo chiesto e il provvedimento approvato dal Parlamento non lo prevede. Semplicemente è stato riaffermato lo status che ci equipara pro tempore alle associazioni di volontariato. Il che significa che possiamo partecipare ai bandi, come già avviene, ma non accedere ai fondi riservati.
Vita: Allora che bisogno c?era di questa norma?
Des Dorides: C?era il pericolo di mettere in forse il lavoro dei nostri precari se alcune convenzioni, che andranno in scadenza, non fossero state prorogate.
Vita: Una volta stabilizzati i precari, cosa succederà?
Des Dorides: Lo Stato potrà decidere se considerarci ente pubblico o associazione di volontariato. Nel primo caso, lo voglio sottolineare, servizi come il 118 ci potranno venir affidati in convenzione diretta, senza gara d?appalto. Non so quanto questo convenga ad Anpas e Misericordie.
Vita: A quanto ammonta il bilancio Cri?
Des Dorides: A circa 500 milioni. La metà la raccogliamo come amministrazione pubblica, l?altra metà in qualità di associazione di volontariato.
Vita: Il caso della Sise di proprietà della Cri siciliana continua a far discutere…
Des Dorides: A giorni la maggioranza della Sise passerà sotto il controllo della Regione.

Per approfondimenti: <a href=”http://www.cri.it” target=”_blank”>Croce Rossa Italiana</a>


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