Salute

Ma non abbiamo bisogno della tv

di Redazione

Roberta Amodeo, ex campionessa di judo, architetto, è presidente di Aism – Associazione italiana sclerosi multiplaApro con la domanda di Riccardo Bonacina: «Non è che vi stanno cancellando dalla pubblica piazza?». È vero che le azioni lodevoli, decisive e importanti che ci ha ricordato sono atte a smuovere l’opinione pubblica, a far sentire l’inguaribile voglia di vivere “oltre la prigione” per ricordare che ci siamo anche noi, “gli amici disabili” che non hanno paura della fatica, dell’abnegazione, del sacrificio né del fallimento. Oggi, credo sia onesto e doveroso affermarlo: noi disabili non siamo vittime indifese, ma soprattutto “grandi” uomini e “grandi” donne che non hanno più bisogno di stare sullo schermo per ricordare al mondo che ci siamo anche noi perché ci incontri per strada, in aeroporto, in università, al lavoro. Oggi non ci sono solo dei “grandi” Oscar Pistorius, Alex Zanardi, Fabrizio Macchi… ovvero quei pochi che i media giustamente ricordano per le loro imprese. Le storie delle persone con disabilità e delle loro famiglie sono tante e sono ricche di sforzi, di sacrifici, di difficoltà che loro affrontano con grinta e determinazione. E sono persone che vivono nella loro società e tutti li vedono vivere con dignità la loro vita. Su quella “pubblica piazza” che per ognuno ha un nome diverso, quelli che lei definisce «amici con disabilità», consapevoli dei propri diritti, hanno il coraggio di affermarli ed esigerli e non si limitano a denunciarli. Anch’essi sono allora dei “grandi” e lo sono diventati anche grazie alle battaglie e alla forza di Rosanna Benzi, alla disinvoltura di Nadia Di Bella e alla presenza di associazioni che scommettono sulle risorse di ciascuno. Se oggi non c’è la necessità di apparire nel tubo catodico è perché «la disabilità esiste negli occhi di chi guarda», qualsiasi cosa guardi, anche la tv. E la Convenzione afferma proprio che ognuno ha il diritto di vivere pienamente la sua vita andando oltre le difficoltà che possono esistere per la disabilità.

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