Cultura

Ma noi ci siamo da sempre

Il parere di Alessandro Gatto, attivista WWF in prima linea: «Il volontariato ha già fatto l'impossibile»

di Redazione

«Caro presidente, i volontari a Napoli ci sono già. E da anni lavorano sodo». Silvio Berlusconi si appella ai volontari di tutta Italia per contribuire a uscire dall’emergenza rifiuti in Campania, la Protezione civile si mobilita. E chi di volontariato ambientale vive da anni, come Alessandro Gatto, referente per il tema dei rifiuti per il WWF Campania, cosa risponde? «Che è una proposta quanto meno buffa. Da queste parti non mancano i volontari, manca un modello organizzativo di gestione dei rifiuti, a partire dalla raccolta differenziata. Il volontariato non può fare la raccolta differenziata, caso mai il volontariato può dedicarsi, come noi facciamo da 20 anni, all’opera di sensibilizzazione, di educazione ambientale, a parlare con i cittadini, ad andare nelle scuole. Come faccio io, che da 20 anni batto tutte le scuole di ogni ordine e grado di una buona fetta della provincia di Napoli e di Caserta».
Vita: E che cosa racconta ai ragazzi?
Alessandro Gatto: Faccio toccare con mano il ciclo dei rifiuti, mostro cosa accade negli impianti di recupero di materia, di riciclaggio, come vengono trasformati la carta, l’alluminio, il vetro, la plastica. Spiego ai ragazzi che in Campania abbiamo tutte le filiere di riciclaggio, tranne gli impianti di trattamento dell’umido. L’esempio che faccio sempre è quella di un’azienda di Gricignano d’Aversa che potrebbe da sola riciclare la plastica che si butta in tutta la Campania e in tutta la Basilicata. Invece questa azienda è costretta a importare plastica da macero da fuori, perché in Campania non facciamo la raccolta differenziata.
Vita: Questo impegno ventennale sul fronte della sensibilizzione ha dato frutti o no? I campani sono pronti a un nuovo modello di gestione dei rifiuti? E quindi è solo la politica che è in ritardo?
Gatto: I campani sono assolutamente pronti. Sono anni che sentiamo chiederci «Com’è che non ci mettono in condizione di fare la raccolta differenziata?», «Com’è che non ci danno i sacchetti, i bidoni per la raccolta porta a porta?». La gente ce lo chiede. E non solo nei piccoli comuni virtuosi. Anche nei grandi comuni c’è una forte sensibilità. Faccio un esempio: ad Aversa, grazie all’impegno di un docente del liceo scientifico della città, Fortunato Allegro, in collaborazione con gli studenti abbiamo messo in piedi nei pressi del Comune un’isola ecologica autogestita per la differenziata, in maniera sperimentale, anche provocatoria. Però hanno risposto oltre 1.600 persone. Questo è un esempio di volontariato sul campo che realizza risultati importanti, anche tra le critiche di chi, per esempio nel centrosinistra, ci accusava di fare in qualche modo un favore al sindaco di centrodestra.
Vita: Ha parlato di venti anni di impegno “ordinario” sul fronte del volontariato ambientale. Ma non pensa che in qualche modo, vista la straordinarietà della situazione, il volontariato debba pensare davvero a un impegno altrettanto straordinario, con forme di coinvolgimento nuove?
Gatto: Per il bene della Campania noi siamo pronti a rispondere alle richieste della politica, ma devono essere richieste serie. Fare un’iniziativa spot tipo una giornata di raccolta straordinaria non porta da nessuna parte. Al volontariato non si può chiedere più di quello che sta facendo. Il volontariato, non solo quello del WWF, ma di altre associazioni e comitati del territorio, sta già facendo tantissimo. Il primo obiettivo è la corretta informazione, perché c’è una pericolosa tendenza a orientare l’opionione pubblica verso scelte di comodo, come gli inceneritori, che in realtà non vanno alla radice del problema. Però accanto alla sensibilizzazione della gente c’è bisogno di risposte concrete, serie e durature della politica. I campani sono pronti a fare la differenziata, bisogna metterli nelle condizioni giuste per farlo. Per esempio costruendo impianti di compostaggio per il trattamento della frazione umida, che in Campania mancano totalmente.

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