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Ma il governo assicura: finanziamenti più rapidi

La nuova legge sul fondo antidroga. Al ministero di Livia Turco sono sicuri: nulla sarà come prima

di Redazione

«Era ora. Il disegno di legge dell?onorevole Lumia approvato dalla Camera mette fine all?epoca dei decreti mai convertiti in legge. Dopo alcune modifiche di tipo tecnico, il Fondo Nazionale d?intervento pr la lotta alla droga è diventato realtà». Giancarlo Scatassa, responsabile dell?uffici tossicodipendenze del ministero degli Affari sociali è soddisfatto. Quali sono le novità? Innanzi tutto lo snellimento delle procedure in materia di lotta, prevenzione e cura della tossicodipendenza. D?ora in poi non avremo più bisogno di cavilli. Ogni anno le Regioni potranno contare su 160 miliardi per finanziare progetti presentati da enti pubblici e privati. Inoltre ci sarà un indirizzo generale che ci permetterà di superare la frammentazione degli interventi: il ministero degli Affari sociali diventerà l?unico interlocutore per operatori, comunità e associazioni. Cosa vuole dire? Che il 75% del Fondo verrà dato alle Regioni sulla base del numero di abitanti e la diffusione della tossicodipendenza, mentre il resto, circa 60 miliardi, saranno gestiti dal nostro ministero per progetti sperimentali. Faremo il lavoro che prima faceva, anzi cercava di fare, il ministero degli Interni: analisi del fenomeno, trasmissione ed elaborazione dati, studio sulle nuove droghe, nuovi interventi. Poi diffonderemo l?esito del nostro lavoro alle Regioni per permettere anche a loro di lavorarci. Alcuni esponenti del non profit si lamentano perché fino a oggi non c?è mai stata pari dignità fra il pubblico e privato. Al contrario, il ddl è chiaro in materia. Le voci delle comunità vanno ascoltate quanto quelle del servizio pubblico. Ci sarà una parificazione di doveri e diritti. Non a caso abbiamo istituito una consulta che riunisce tutte le scuole di pensiero, che serve a fornirci un paradigma equilibrato per la lotta alla droga. E rispetto ai progetti sperimentali cosa può dirci? Che oggi si sa poco e niente sulle nuove droghe, c?è molta confusione. Si figuri che qualcuno addirittura parla di droghe ecologiche mentre i nostri ragazzi si fanno di funghi allucinogeni. Studieremo una strategia appropriata e poi lavoreremo duro. Con l?aiuto di tutti.


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