Famiglia
Ma c’è chi investe sull’Africa invece di citarla in giudizio
L'italiana Sigma Tau produce farmaci generici solo per l'Africa, Boehringer li dona al Cesvi e la Pfizer agli ospedali. Tre buoni esempi senza brevetto
di Redazione
Pfizer
Produce farmaci anti Aids, è una multinazionale, ma non figura fra le 39 aziende che hanno trascinato il governo del Sudafrica in tribunale. Alla Pfizer, che pure sostiene con forza l’importanza dei brevetti sui farmaci e nel 2000 ha guadagnato 29.6 miliardi di dollari, il processo di Pretoria non interessa. Tanto che ai primi di marzo, mentre le sue concorrenti che cercano di bloccare il “Medecines Act” di Nelson Mandela iniziavano la corsa al ribasso dei prezzi per i Paesi poveri, l’azienda ha stretto un accordo con il Ministro della Sanità sudafricano per fornire gratuitamente ai malati di Aids che si trovano negli ospedali pubblici il Diflucan. Il suo farmaco è usato per curare la meningite cryptococcal che colpisce un malato di Aids su 10 e l’infezione debilitante da Candia riscontrata in circa il 30% dei sieropositivi e malati in Aids conclamato. Valore totale dell’operazione, cui il Ministero della Sanità sudafricano partecipa distribuendo il farmaco, 50 milioni di dollari.
Info: www.pfizer.com
Boehringer Ingelheim
Nella lista delle 39 aziende farmaceutiche che combattono il Medecines Act di Nelson Mandela a Pretoria, la Boehringer Ingelheim, 10 miliardi di marchi di fatturato nel 1999, occupa il ventisettesimo posto. Eppure la Nevirapina, il suo farmaco anti Aids, verrà presto distribuito gratuitamente in Zimbabwe dal Cesvi. La Boehringer Italia ha infatti donato alla ong di Bergamo 300 dosi di questo farmaco che blocca la trasmissione dell’Hiv fra madre e figlio. Spiega Maurizio Carrara, presidente del Cesvi: «La Navirapina è il farmaco più efficace per evitare la trasmissione del virus durante il parto, e la Boehringer Italia è stata molto disponibile a regalarci dosi che, sul mercato, costano circa settemila lire l’una». E la divisione italiana di questo colosso tedesco del farmaco non è stata l’unica a sostenere l’accesso dei farmaci per i poveri: «La Boehringer Africa ci vende la Navirapina alla metà del suo prezzo», aggiunge Carrara.
Info: www.boehringer-ingelheim.it
Sigma Tau
Fatturato: 3 miliardi. Farmaci in catalogo: 30. Dipendenti: 150. Paragonata alle grandi multinazionali del farmaco, sembra un piccolo dispensario la Sigma-Tau Sudan Ltd. Ma non è il profitto che il suo fondatore Claudio Cavazza aveva in mente quando, nel 1984, firmò una joint venture con la società africana Sharaf Paharmaceutical & Chemical Co. per aprire un’azienda di farmaci generici a Kartoum. Sudan, Africa sub sahariana, Paesi poveri.
«Piuttosto uomini che morivano di malattie curabili come la malaria e un continente che, in futuro, avrebbe potuto produrre qualche profitto», spiega Antonio Orlando, responsabile dello sviluppo del business di Sigma Tau, commentando la scelta della sua azienda. Una scelta coraggiosa e controcorrente, ancora oggi. Se, infatti, da quando è stato scoperto il virus dell’Aids molte aziende farmaceutiche hanno iniziato a trattare l’Africa come un grande potenziale mercato, nessuna ha ancora smesso di considerare la produzione di farmaci generici come una attività pirata. O, peggio, un furto da delinquenti che nottetempo copiano i farmaci occidentali per immetterli sul mercato a prezzi stracciati.
Ma a queste accuse Sigma Tau risponde coi fatti: i suoi “delinquenti”
sono 40 medici, ingegneri e farmacisti africani che l’azienda ha formato in Italia per coordinare 110 operai specializzati del Sudan, e i suoi “furti” sono 30 farmaci generici antimalarici, infiammatori e antibiotici che vengono prodotti solo quando in Occidente è scaduto il loro brevetto. Il loro prezzo di vendita? Antonio Orlando rassicura: «Di molto inferiore al costo dei loro equivalenti coperti da brevetto nei Paesi industrializzati, e fissato dai dirigenti africani della Sigma-Tau Sudan che amministra e reinveste tutti i profitti. Dei tre miliardi di fatturato in Italia non arriva una lira. E africana al 100% è anche la distribuzione delle pillole, gelatine e sciroppi ».
Info:www.sigmatau.com
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.