Welfare

Ma c’è chi cura i “senzacura”

La testimonianza del "filo d'argento", volontari che aiutano gli anziani

di Redazione

Abbiamo molto apprezzato il vostro servizio di copertina sul numero scorso dedicato agli anziani come ?Popolo dei senza cura? e al ruolo del volontariato. Per questo vogliamo raccontarvi la nostra piccola esperienza come ulteriore dimostrazione di ciò che avete scritto. Nato nel 1991 da un progetto dell?Auser piacentina, per alleviare lo stato di bisogno e di solitudine della popolazione anziana, il ?Filo d?argento? ha man mano migliorato la propria capacità organizzativa e operativa affermandosi come realtà ormai insostituibile in campo sociale. Senza mai porsi in antitesi con i Servizi sociali comunali e delle Usl ma collaborando e integrandosi (spesso su loro richiesta) ha svolto, nel 1997, 1.840 interventi a conferma della sua vitalità e del suo continuo crescere. Nell?anno 1996 furono svolti 1.319 interventi! L?elevato numero di richieste soddisfatte rapportato al modesto numero di volontari (una cinquantina operanti sul territorio affiancati da altrettanti volontari ripartiti tra ?Centro d?ascolto? e ?Servizio domiciliare sull?abitazione?) rende evidente la grande mole di lavoro da questi ultimi svolto. La nuova realtà demografica li pone spesso dinanzi ai risultati più duri della vecchiaia e della malattia. Una popolazione anziana che vive in solitudine con tutti i problemi legati alla vita di ogni giorno e con il bisogno di contatti umani. Un mondo a volte tutto da scoprire perché vive con estrema dignità il proprio stato di disagio e la cui richiesta d?aiuto, spesso sussurrata, nasconde situazioni drammatiche di abbandono e di emarginazione. È a questo universo, quanto mai complicato, che continua a rivolgersi l?opera dei volontari del ?Filo d?argento?. Persone comuni, spesso non più giovanissimi, in possesso solamente della loro esperienza di vita vissuta ma che, in virtù dell?esuberanza spirituale, della capacità di donare, ascoltare, sorridere, riescono a tirar fuori le persone dall?isolamento alleggerendone le necessità. Nel corso dell?anno il ?Filo d?argento? ha ampliato la disponibilità del Centro d?ascolto che è attivo anche nelle mattinate del martedì e del giovedì dalle 9.30 alle 12.00, oltre naturalmente tutti i pomeriggi dalle 15.00 alle 18.00. Lo scorso anno è stato realizzato un corso di formazione per volontari allo scopo di facilitare il loro impatto col mondo degli anziani. Gli stessi volontari hanno inoltre collaborato, in diverse occasioni, con altri organismi assistenziali nell?allestimento di banchetti benefici, vendita di fiori e piante, partecipando inoltre a intrattenimenti per gli anziani presso Case di riposo cittadine e in provincia. Le richieste d?aiuto, le più disparate, aumentano di giorno in giorno e, purtroppo, non è sempre possibile soddisfarle ?in toto?. Permane l?esigenza di disporre di altre persone generose e comprensive delle altrui necessità. L?appello è rivolto ad anziani e giovani, uomini e donne. Auser Filo d?argento di Piacenza Come è ormai noto ai vostri lettori la Scuola nazionale Cani guida per ciechi dispone di famiglie che accolgono in adozione cuccioli di razza Labrador, Golden Retriever e Pastore Tedesco per socializzarli e prepararli al loro futuro compito di cane guida. Non tutti sanno però che alcune persone si sono offerte di aiutarci a risolvere il problema dell?approvvigionamento di cani da sottoporre ad addestramento: è il caso della signora Maria Teresa Lumachi di San Casciano (Fi) che ha accolto una femmina di razza Labrador di nome ?May? alla quale, sotto la supervisione della Scuola, ha procurato un esemplare dotato di pedigree ed esente da displasia; da questa unione sono nati il 14 febbraio ?98, giorno di S. Valentino, quattro splendidi cuccioli che dopo lo svezzamento saranno immediatamente affidati ad altrettante famiglie. Naturalmente è possibile donare anche soggetti delle razze citate che vengono accettati fino all?età di 18 mesi. Giornalmente pervengono alla Scuola contributi in denaro per sostenere l?attività; non è raro il caso di donazioni, legati e lasciti testamentari: a questo proposito abbiamo avuto notizia di un cospicuo lascito da Venezia. Non sarà inutile ricordare che nessuno è autorizzato a riscuotere somme per conto della Struttura: le oblazioni possono essere effettuate esclusivamente tramite il c/c postale n. 344507 intestato a REGIONE TOSCANA – SCUOLA NAZIONALE CANI GUIDA PER CIECHI. C?è anche chi preferisce sopperire direttamente a specifiche necessità della Scuola: per esempio il Comitato delle Associazioni sportive di Sedriano (Mi), in collaborazione con il Comune, ha donato tre computer multimediali che hanno permesso l?informatizzazione del settore tecnico e di relazioni esterne; il Rotary Club di Firenze ha donato una stampante in Braille che, collegata a un computer dotato di uno speciale software e di barra Braille (da acquistare), permetterà la stampa di circolari e altro materiale da portare a conoscenza degli utenti del servizio. La scuola è quindi più che mai proiettata nel futuro nella prospettiva di diventare un centro di Mobilità per i non vedenti e a questo fine si stanno acquisendo dati da tutto il mondo circa le nuove tecnologie che potranno affiancare il cane guida nel compito di fornire la più ampia indipendenza ai non vedenti. A giorni sarà acquistato un esemplare di Pathfinder, un apparecchio per la rilevazione degli ostacoli, il cui funzionamento sarà illustrato agli assegnatari di cani guida durante la loro permanenza presso la Scuola durante i corsi d?istruzione. Franco Lotti, Firenze Sono una lettrice del settimanale ?Vita? e socia dell?Associazione ambiente e musica. Sul n. 10 del 13/3/98 mi sono soffermata sull?articolo ?La banca di suor Nancy?, perché mi sembra un?incoraggiante testimonianza che dalle piccole idee nascono grandi sviluppi. Sono d?accordo che bisogna educare i poveri a essere autosufficienti e questa azione non deve attuarsi con l? ?elemosina?, bensì attraverso forme di prestito che responsabilizzino le persone: sia quelle che offrono la loro disponibilità economica, sia quelle cui viene destinato il sostegno. E le persone bisognose non sono solo in India!.. Abbiamo tutti bisogno di far crescere: la sensibilità e la cura per le persone svantaggiate, la salvaguardia per l?ambiente, l?amore per la cultura e per le espressioni artistiche, la costanza nello sport e la possibilità di creare occupazione. Tutte queste finalità costituiscono lo scopo della Cooperativa verso la Banca etica, ente non profit, che sta raccogliendo il capitale sociale per costituire la prima ?Banca etica? in Italia, che si configurerà, giuridicamente, come una banca popolare e operativamente, indirizzerà la raccolta per finanziare ?la crescita sociale?. Un grazie per la diffusione del vostro settimanale, capace di stimolare positivamente, anche in questo caso. Marcella Genti Torino


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