Famiglia
M5S: “A Reggio Emilia un regolamento No Slot come quello di Bergamo”
A Reggio Emilia il M5S lancia una sfida importante: voterà "sì" alla delibera comunale no slot e presenterà una proposta sul modello di quella che l'amministrazione Bergamo si appresta ad approvare. Ecco l'esempio di un'Italia che cambia. "In questa lotta non ci siano divisioni, ma coesione. Chiediamo però un dibattito pubblico con il sindaco Vecchi: chi vuol agire contro l'azzardo si smarchi da chi, a Roma, lavora invece per favorire i soliti noti".
Arriva oggi in aula consigliare a Reggio Emilia la delibera che vieta l'installazione di slot machine e macchine vlt nei centri sociali convenzionati con il Comune. "Alla faccia di chi ci chiama 'frenatori' e sostiene che siamo solo un fronte del no, noi ribadiamo che il no deciso va dato all'azzardo in ogni sua forma e il sì a tutto ciò che si oppone a questa piaga delirante" spiega Ivan Cantamessi, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio Comunale di Reggio Emilia. Per questo, alla delibera di divieto il M5S voterà sì. "Noi collaborariamo attivamente", spiegano dal Movimento, "con chi vuole combattere senza ipocrisie la piaga sociale ed economica dell'azzardo. Ma per collaborare bisogna smarcarsi da chi – all'interno del PD – frena affinché nulla cambi".
I consiglieri comunali pentastellati anticipano che "a giorni presenteremo una proposta di delibera affinchè uno dei prossimi consigli comunali venga dedicato a emanare un regolamento comunale come quello di Bergamo per la limitazione oraria del gioco d'azzardo su tutto il Comune. Inoltre in Regione Emilia-Romagna presso la Commissione Sanità è stata approvata la scorsa settimana la proposta dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle per una norma che conceda sconti IRAP alle attività che non hanno slot machine/vlt e punti scommesse o altro, disincentivando la vendita di azzardo con una maggiore tassazione per chi lo vende",
Fortiedi questo "sì" e di questa vena propositiva, il M5S di Reggio chiede "un pubblico dibattito tra il sindaco Luca Vecchi, che ha la delega in Anci su questi temi, il nostro senatore Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle) che si occupa d'azzardo e le maggiori associazioni anti-azzardo italiane: No Slot, Slot Mob, Mettiamoci in Gioco con Matteo Iori. Se a livello locale nei Comuni e nelle Regioni ci sono amministratori di ogni colore che fanno buone cose contro l'azzardopatia (e il M5S lo riconosce ed appoggia le loro azioni), a Roma c'è un amplio fronte trasversale che ha nel Pd molti riferimenti che si muovono sul fronte opposto e frenano questa battaglia di civiltà."
Il M5S di Reggio chiede dunque al sindaco Luca Vecchi – che, tra l'altro, siede nell'Osservatorio Nazionale per il contrasto al Gioco d'azzardo – di essere pragmatico e di prendere le distanze da chi, all'interno del suo stesso partito, frena ogni vero e necessario intervento, in particolare il sottosegretario all'economia Baretta.
Poi il M5S lancia una sfida – una bella sfida – a chi nel PD vuole cambiare davvero. Loro, dicono dal M5S, ci sono ma bisogna lasciarsi alle spalle i veri "frenatori".
Il sindaco Vecchi è pronto a fare muro e denunciare "i frenatori " veri del Governo Renzi e del suo partito che distruggono a Roma quel che Comuni e Regioni virtuose emanano?
C'è poi la questione del territorio che, oramai, per lobbysti di ogni risma e colore è diventata lo spauracchio. Le tenteranno di tutti i colori, come già le hanno tentate. Per questo, puntualizza il M5S di Reggio Emilia, "una partita chiave sarà quella di preservare pieni poteri a Comuni e Regioni, perchè come hanno spiegato le associazioni anti-azzardo, da Slot Mob a No Slot, le multinazionali dell'azzardo hanno seria difficoltà a combattere contro chi si muove 'a macchia di leopardo" con una 'guerriglia' anti-azzardo dal basso, mentre riescono benissimo a governare e far pesare la loro lobby con poche e chiare leggi nazionali".
In copertina: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.