Famiglia

M.O: Unicef in aiuto dei bambini palestinesi

220 mila euro per la ripresa delle scuole e programmi di pace

di Gabriella Meroni

L’Unicef Italia ha approvato il bilancio 2001 (raccolti contributi per 74 miliardi di lire, pari a 38.240.271 euro, con un aumento del 38,5% rispetto all’anno scorso) ed ha stanziato un contributo straordinario di 220.000 euro in favore di un progetto per la ripresa delle attivita’ scolastiche nei territori palestinesi occupati e per programmi di educazione alla pace. Lo rende noto la stessa organizzazione, ricordando che in Medioriente in questi mesi ”sono stati uccisi 297 bambini e adolescenti, di cui 244 palestinesi, 52 israeliani e un bambino straniero; sono stati feriti pi di 18.977 palestinesi, di cui pi di 7.000 minori e 3.690 israeliani, di cui 2.619 civili; 700 adolescenti palestinesi sono stati arrestati e 160 sono stati imprigionati; dati comunque sottostimati, per la difficoltà di accesso al territorio occupato nelle ultime settimane”. Per l’Unicef ”il coprifuoco continuo, le restrizioni e le violenze rendono difficile e spesso impossibile per i bambini e i loro maestri raggiungere le scuole. Nell?anno scolastico 2000-2001 pi di 31 mila giornate scolastiche sono andate perse nel West Bank e 7.400 a Gaza. Nella crisi attuale le priorità dell?UNICEF sono: garantire il sostegno psicosociale e un ambiente scolastico sicuro, fornire ai bambini che sono ora sottoposti alle violenze e al coprifuoco vie d?accesso all?istruzione innovative e integrative. L?assistenza dell?UNICEF ai bambini del Territorio Palestinese Occupato continuerà a essere limitata fino a quando la situazione non migliorerà”. Inoltre ”circa 13 mila bambini non saranno in grado di continuare la propria istruzione. Per i bambini che frequentano la scuola l?apprendimento sarà seriamente ostacolato se non sarà garantito un sostegno psicosociale, comportando un aumento del tasso di emarginazione tra gli scolari e maggiori difficoltà nel farli tornare a scuola. Tra i 500.000 e i 600.000 bambini subiranno danni al loro normale sviluppo a causa della mancanza di sostegno psicosociale e della scarsa formazione. Ciò minerà anche la loro capacità di comportarsi come genitori responsabili, cittadini e promotori di pace per il futuro”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA