Mondo

M.O. un altro ferito dentro la Nativit

Salta l'incontro della commissione israelo-palestinese per la Natività In serata ferito un giovane palestinese Betlemme

di Redazione

Per l’ennesima volta, l’appuntamento della commissione israelo-palestinese per la soluzione di stallo alla Natività, è saltato all’ultimo momento, per “ragioni logistiche”. Le delegazioni israeliana e palestinese doveva negoziare una soluzione pacifica della situazione creatasi al Santuario della Natività in Betlemme – con l’irruzione violenta di uomini armati palestinesi che vi si sono asserragliati, e il conseguente assedio dell’esercito israeliano – si erano dato l’appuntamento per le 19.00 di Mercoledì, 17 aprile. L’incontro non è avvenuto. Il Portavoce della Custodia di Terra Santa, il p. David Jaeger, raggiunto da Fides a Roma, dove si trova per consultazioni riguardanti la drammatica vicenda, ha espresso “amarezza, e persino disgusto” di fronte a quel che ritiene una “incredibile mancanza di attenzione alla gravità della situazione”, evidenziata dai ripetuti rinvii della trattativa “per ragioni triviali”. “Non si è attualmente in grado”, ha detto il Religioso, “di individuare responsabilità precise per la mancata trattativa, ma suggeriamo ad entrambe le Parti di ricordare che i riflettori dell’opinione pubblica mondiale sono sul Luogo di nascita di Gesù Cristo, così caro a tutti i cristiani e all’intera umanità, e che la storia giudicherà severamente chi si riveli maggiormente responsabile del prolungarsi ulteriore di questo tormento”. Il Francescano ha espresso la gratitudine dei suoi confratelli a tutti quanti si adoperano per indurre le Parti ad arrivare alla tanto sospirata composizione pacifica, che permetta la restituzione del carattere proprio al Santuario e la cessazione dei pericoli e delle privazioni che gravano pesantemente sul personale religioso, frati e suore, che vi si trovano “in condizioni veramente indescrivibili”, ma ha sottolineato che la responsabilità della soluzione resta inevitabilmente sulle massime autorità palestinese e israeliana. All’interno della zona sacra c’è stata un’altra vittima: oggi nel tardo pomeriggio un giovane palestinese sceso nel giardino del convento francescano, per raccogliere fave – raccontano testimoni – è stato colpito da un cecchino e risulta seriamente ferito. Il Portavoce della Custodia esprime rammarico per il fatto che tali atti di violenza continuano a sfigurare il Santuario che ricorda precisamente la nascita di Gesù Bambino, il Santuario del Natale perpetuo. “Almeno questa piccola porzione della Terra Santa – ha detto a Fides – dovrebbe rimanere un’oasi di pace e di serenità in mezzo al conflitto che insanguina la patria terrena del Salvatore, segno di speranza per entrambe le Nazioni che qui abitano e hanno la loro patria”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA