Mondo

M.O. Nuovo movimento pacifista in Israele

Fondato dall'ex ministro Yossi Beilin si chiama "L'Alba"

di Paul Ricard

Un nuovo movimento pacifista, fondato dall’ex-ministro laburista Yossi Beilin, e’ nato in Israele col fine ”di unificare tutte le forze pacifiste e assicurare che lo stato sia fondato sulla democrazia, la giustizia sociale e la pace”. La costituzione del nuovo movimento, denominato ‘L’Alba’ e’ stata annunciata da Beilin ieri a Tel Aviv nel corso di un convegno organizzato da un migliaio di suoi sostenitori. Beilin, che fu ministro della giustizia nel governo Barak e uno dei protagonisti dei negoziati di pace con i palestinesi, ha detto che il nuovo movimento vuole includere i partiti Meretz e Scelta Democratica, attivisti arabi e esponenti laburisti delusi dall’attuale direzione del loro partito. Beilin ha duramente attaccato la direzione del partito laburista, al quale e’ ancora iscritto, affermando che la sua presenza nel governo del premier Ariel Sharon la rende complice di una politica di sistematica demolizione degli accordi di Oslo sui quali si e’ finora basato il processo di pace. Beilin ha anche attaccato l’ex-premier Ehud Barak accusandolo di aver creato negli israeliani la convinzione che l’intifada sia cominciata per il rifiuto della pace da parte dei palestinesi. ”Il vertice di Camp David falli’ – ha detto Beilin – perche’ Barak non sapeva come condurre una trattativa e non perche’ la pace sia irrealizzabile”. Il leader di Meretz (sinistra sionista, opposizione) Yossi Sarid si e’ detto disposto a ricevere nel suo partito Beilin e i suoi sostenitori. ”Bisogna – ha detto – che prima Beilin rompa formalmente col partito laburista e in seguito sara’ possibile formare una grande struttura politica pacifista”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.