Cultura

M.O. Noa, la maggioranza in Israele vuole la pace

La cantanta israeliana intervistata a Radio Vaticana. Farà un concerto con un cantante palestinese per la pace

di Redazione

”Io sono sempre stata per la pace fra i popoli. E penso che la maggior parte delle persone, da entrambe le parti, vogliono la pace, sognano la pace. Anche se oggi c’è talmente tanto sangue, tanta morte, tanta paura nell’aria, che e’ sempre piu’ difficile dire la parola pace”. E’ Noa, la più famosa cantante israeliana, a parlare su ‘One-O-Five Live’, il canale in Fm della Radio Vaticana, in un’intervista eclusiva, trasmessa in diretta. ”Ho sempre creduto che c’é una soluzione politica, una soluzione umana basata sui diritti umani fondamentali di entrambe le parti -dice Noa-. In questo momento quello più importante è il diritto alla vita, e di vivere senza essere minacciati, il diritto alla libertà e di crescere i propri figli nella pace”. ”Vivere in Israele oggi è vivere una tragedia quotidiana -prosegue-. Io vivo nella paura, paura per la mia vita, per la vita di mio figlio, e so che é la stessa cosa per i palestinesi. E’ una situazione orribile, in cui é difficile pensare alla musica, qualcosa di bello e di leggero, mentre davanti hai tanto orrore e tanta paura. Ma io continuo, non ho altra scelta. E rimango in contatto con i miei amici palestinesi. Quando vedo che loro sono ancora umani, ancora pieni di amore come lo erano prima, quando tutto intorno a noi è terribile, allora acquisto speranza”. ”Se siamo passivi e lasciamo continuare la violenza non abbiamo speranze prosegue Noa-. Sono molto fiera delle persone che escono e vanno a dimostrare per la pace, fiera dei soldati che si rifiutano di andare nei territori occupati, orgogliosa di tutte le persone che rischiano per quello in cui credono, ma che lo fanno in modo giusto e pacifista, non facendosi esplodere fra i civili, ma combattendo per i diritti in un modo umano”. E prega, Noa, ”per giorni migliori in cui potremo fare concerti per i palestinesi e gli israeliani, in cui potremo usare la musica come medicina per guarire gli animi, per mandare il messaggio dell’amore. Forse sembra ingenuo, ma so che e’ possibile, che succederà -assicura-. E’ solo una questione di tempo, e spero che in questo tempo non perderemo ancora tante vite”. Il 1 maggio a Bruxelles, Noa sarà in concerto assieme a un artista palestinese, Nabil Salameh. ”L’ho conosciuto in Italia -spiega Noa-, siamo diventati come fratelli, ma all’inizio era difficile perché c’ erano tante questioni fra noi due da risolvere. Abbiamo parlato tanto, perché questa è la soluzione: parlare, ascoltare l’altra parte, capire, raggiungere una via di mezzo. E io e Nabil lo abbiamo fatto, abbiamo fatto pace, e ora siamo grandi amici. Per me è un grande onore cantare con Nabil e in questi giorni ha un grande significato. Spero che le persone che ci vedranno sul palcoscenico insieme riacquistino speranza, la speranza che e’ possibile comunicare e vivere in pace”.


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