Mondo

M.O.: muore anche la natura

Distrutto a Nablus un famoso centro di ricerca agricola dove venivano conservate preziose varietà di sementi di olivo.

di Giampaolo Cerri

Non ci sono solo le tante morti di combattenti e di civili a insanguira la Palestina in questi giorni. Anche la natura sta facendo le spese della violenza del conflitto. Il Cocis, una delle ong italiene impegnate nei Territori occupati, rivela oggi che il 7 aprile, bulldozer israeliani ha distrutto il Centro Askar in Nablus, centro famoso per le sue attività di ricerca e formazione agricola. «Il centro Askar che si trova vicino al campo profughi di Askar ad est di Nablus, è considerato il centro di formazione e ricerca agricola più? vecchio in tutta la Palestina, fu fondato nel 1953 su un superficie di 3 ettari» spiegano i cooperanti. Compito importante svolto dal centro era anche il recupero e la conservazione di varietà locali di piante agricole. «Tra l?altro con la distruzione nel centro sono andate distrutte anche le collezioni di germoplasma, in particolare sono state distrutti il vivaio e il campo-catalogo dove erano conservate oltre 50 varietà? d?olive rare. L?attività di conservazione e salvaguardia delle varietà locali svolte dal Centro», continua il comunicato, «era considerata tra le più importanti della regione e quindi il materiale perduto ? di grande valore per l?agricoltura dell?intera regione ? è forse perduto per sempre».


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